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Neruda e Baglioni

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2006 16:13
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Post: 100
Sesso: Maschile
25/11/2004 16:20

Canti a sole e cielo col tuo canto
la tua voce sgrana il cereale del giorno
parlano i pini con la loro lingua verde
gorgheggiano tutti gli uccelli dell'inverno
il mare empie le sue cantine di sassi
di campane di catene e di gemiti,
tintinnano metalli e utensili
suonano le ruote della carovana
Ma solo la tua voce ascolto e sale
la tua voce con volo di precisione e di freccia
scende la tua voce con gravita' di pioggia.
La tua voce sparge altissime spade
torna la tua voce carica di viole
e quindi m'accompagna per il cielo

Anto mi hai ispirata tu ![SM=g27838]
Ho letto che hai scritto alcuni versi di "quando morro' voglio le tue mani sui miei occhi",una delle tante poesie di Neruda.
E' uno dei miei poeti preferiti,mi piace come canta dell'amore,senza troppi fronzoli sentimentali,ma con un'eccesa passionalita' sempre molto delicata!
E' un po' il precursore di Baglioni,della poesia scritta,e alcune poesie sembrano descrivere lui,anche se sono dedicate a figure femminili,come questa sopra scritta.
E in alcune canzoni di Claudio ci sono pensieri nerudiani,tipo...."e sono aghi di pino al vento che han soffiato su un lamento" ed altre ancora.
Dopotutto,Claudio l'ha dichiarato in uno dei suoi libri ,che ha passato l'adolescenza a leggere le sue poesie!
Peccato che il tempo gli ha voluti vedere divisi ,l'uno dall'altro ,mi sarebbe piaciuto vederli fotografati insieme ,immortalati in una stretta di mano ,dentro uno sguardo d'intesa!!
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Post: 453
Sesso: Maschile
02/12/2004 14:39

è una conzone , per me è pura poesia

viola d'inverno

Arriverà che fumo
o che do l'acqua ai fiori,
o che ti ho appena detto:
"scendo, porto il cane fuori",
che avrò una mezza fetta
di torta in bocca,
o la saliva di un bacio
appena dato,
arriverà, lo farà così in fretta
che non sarò neanche emozionato…

Arriverà che dormo o sogno, o piscio
o mentre sto guidando,
la sentirò benissimo
suonare mentre sbando,
e non potrò confonderla con niente,
perché ha un suono maledettamente eterno:
e poi si sente quella volta sola
la viola d'inverno.

Bello è che non sei mai preparato,
che tanto capita sempre agli altri,
vivere in fondo è così scontato
che non t'immagini mai che basti
e resta indietro sempre un discorso
e resta indietro sempre un rimorso…

E non potrò parlarti, strizzarti l'occhio,
non potrò farti segni,
tutto questo è vietato
da inscrutabili disegni,
e tu ti chiederai
che cosa vuole dire
tutto quell'improvviso starti intorno
perché tu non potrai, non la potrai sentire
la mia viola d'inverno.

E allora penserò
che niente ha avuto senso
a parte questo averti amata,
amata in così poco tempo;
e che il mondo non vale
un tuo sorriso,
e nessuna canzone
è più grande di un tuo giorno
e che si tenga il resto, me compreso,
la viola d'inverno.

E dopo aver diviso tutto
la rabbia, i figli, lo schifo e il volo,
questa è davvero l'unica cosa
che devo proprio fare da solo
e dopo aver diviso tutto
neanche ti avverto che vado via,
ma non mi dire pure stavolta
che faccio sempre di testa mia:
tienila stretta la testa mia.


roberto vecchioni
--------------
mimmo
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Post: 248
Sesso: Femminile
09/12/2004 10:55

Re: VIOLA D'INVERNO

Scritto da: sullonda 02/12/2004 14.39
è una conzone , per me è pura poesia

viola d'inverno

Arriverà che fumo
o che do l'acqua ai fiori,
o che ti ho appena detto:
"scendo, porto il cane fuori",
che avrò una mezza fetta
di torta in bocca,
o la saliva di un bacio
appena dato,
arriverà, lo farà così in fretta
che non sarò neanche emozionato…

Arriverà che dormo o sogno, o piscio
o mentre sto guidando,
la sentirò benissimo
suonare mentre sbando,
e non potrò confonderla con niente,
perché ha un suono maledettamente eterno:
e poi si sente quella volta sola
la viola d'inverno.

Bello è che non sei mai preparato,
che tanto capita sempre agli altri,
vivere in fondo è così scontato
che non t'immagini mai che basti
e resta indietro sempre un discorso
e resta indietro sempre un rimorso…

E non potrò parlarti, strizzarti l'occhio,
non potrò farti segni,
tutto questo è vietato
da inscrutabili disegni,
e tu ti chiederai
che cosa vuole dire
tutto quell'improvviso starti intorno
perché tu non potrai, non la potrai sentire
la mia viola d'inverno.

E allora penserò
che niente ha avuto senso
a parte questo averti amata,
amata in così poco tempo;
e che il mondo non vale
un tuo sorriso,
e nessuna canzone
è più grande di un tuo giorno
e che si tenga il resto, me compreso,
la viola d'inverno.

E dopo aver diviso tutto
la rabbia, i figli, lo schifo e il volo,
questa è davvero l'unica cosa
che devo proprio fare da solo
e dopo aver diviso tutto
neanche ti avverto che vado via,
ma non mi dire pure stavolta
che faccio sempre di testa mia:
tienila stretta la testa mia.


roberto vecchioni




E' una canzone:vero
E' una poesia : altrettanto vero
Ma è anche realtà: te lo dice una che per un attimo la viola d'inverno l'ha avuta accanto. [SM=g27821]
anto cagliari
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Età: 35
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17/01/2005 20:45

LA RILEGGEVO...
IL TUO SORRISO [SM=g27827]

-Pablo Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

...Bellaaaaaaaaaa....
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Città: BARI
Età: 35
Sesso: Femminile
22/01/2005 12:23

LENTAMENTE MUORE


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)
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23/01/2005 17:24

L'amore dell'anima.....e l'amore dei sensi
Trovo che "signora della ore scure",sia una canzone molto nerudiana.......
Passionale e sensuale ma con un'evidente mancanza........

Una poesia di Neruda me l'ha ricordata inducendomi a confrontarle....ve la riporto:

Corpo di donna,bianche colline,cosce bianche
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono
il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra

Fui solo come un tunnel.Da me fuggivano gli uccelli e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,come freccia al mio arco,come pietra per la mia fionda.
Ma venne l'ora della vendetta,e ti amo
Corpo di pelle di muschio,di latte avido e fermo
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube...la tua voce lenta e triste
Corpo della mia donna ,restero' nella tu grazia
Mia sete ,mia ansia senza limite,mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane e la fatica rimane,e il dolore infinito

Un donna che produce un sentimento che va oltre l'amore stesso,che asseta e non disseta,che turba l'animo lo rende inquieto,facendolo stare sospeso tra la speranza e il timore,tanto da non saper restituire nemmeno ai passi un ' andatura normale.....
Un amore che tanto è tale,da dinventare dolore.....il dolore infinito.

....."signora delle ore scure
dolci colline intono a un muschio vellutato
misteri oltre le ciglia
furtivo come un gatto io mi son lavato
vecchio compagno che aspetto il mio animaletto
sono piu' grande e ho dormito piu di lei"
Ma dov'è l'amore?
Un uomo ,un compagno dall'eta' matura,che si lava frettolosamente come un gatto,e aspetta sdraiato sul letto il suo animaletto[SM=g27825]
Ora,perchè questa parola?[SM=g27833] animaletto???
Io ci provo...provo a dividerle...quindi anima e letto[SM=g27825]
Oppure animale-letto....peggio!
Vabbe' dai,lascio a voi le logiche deduzioni[SM=g27828]
"non voglio che tu sia un ostaggio
in questo disperato viaggio
l'agnello messo sull'altare
del mio villaggio di fumo
che tu sia solo un tatuaggio
su questo petto di selvaggio
un flipper preso per i fianchi
a farsi coraggio e uomo....."

Bellissima,dagli alti contenuti poetici,ma maschilista che non vi dico!
D'accordo,non voleva sacrificarla a consacrarla amore,perchè "viaggiando" con lui,sarebbe stata solo un ostaggio bendato e muto,ma ....."che sia solo un tatuaggio su questo petto di selvaggio"....se ci riflettete le donne tatuate di solito sono bellissime,ma alle suddette viene rivolto
un solo e unico pensiero[SM=g27825]
E quindi per farsi coraggio e per farsi uomo....prende il flipper per i fianchi!!!!!
Maaaadooo'![SM=g27816]
"....e fu cosi lei dentro un sogno
lei stessa un sogno una vaghezza"
"le ragnatele del giorno
da allontanare via da lei con la mia lancia"
Lei e' un sogno si,ma solo perchè vive di notte,non un amore ma un gioco amoroso con una donna scolpita che non puo' essere sposa da amare sempre giorno e notte ,ma che col nascere del giorno deve tornare al suo museo.......

Lei,musa di un museo
di un musicista che forse ama solo la sua musica.

Carlotta o veramente Teresa

OFFLINE
Post: 188
Città: ROMA
Sesso: Femminile
25/01/2005 15:51

LA NOTTE NELL'ISOLA
LA NOTTE NELL'ISOLA

Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell'isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l'acqua.
Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell'alto o nel profondo,
in alto come rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava,
come prima,
quando ancora non esistevi,
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi occhi cercavano
ciò che ora
- pane, vino, amore e collera -
ti do a mani piene,
perché tu sei la coppa
che attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te
tutta la notte, mentre
l'oscura terra gira
con vivi e con morti,
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava la tua cintura.
Né la notte né il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra,
d'acqua marina, di alghe,
del fondo della tua vita,
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora,
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.

PABLO NERUDA
ELEONORA
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Post: 442
Sesso: Maschile
25/01/2005 17:23

Brava Teresa !!!
Ciao Teresa,
Ho letto con molto interesse la tua comparazione fra la poesia di neruda e signore delle ore scure....eh si...Claudione si e' proprio ispirato a questa poesia.
Mi succede spesso di leggere delle poesie che mi riportano alla mente le sue canzoni e penso....chissa' se si e' ispirato a questo passo...
Ma qui non ci sono dubbi.
Io amo questa canzone e ora che l'ho conosciuta grazie a te'!! anche questa poesia.
Trasudano passione, contatto fisico e non le trovo maschiliste...ma ogni frase dettata da una sensazione fisica forte, pero' in effetti l'ultima parte e' un po' egoistica ma penso che in amore lo siamo un po' tutti....un po' di avidita' di avere, ricevere oltre che dare.

Per l'animaletto (o anima-letto) credo che sia solo un vezzeggiativo, lei e' piu' giovane di lui e la considera un po' "cucciolo".

Mi piacciono queste analisi...BRAVA TERESA!![SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
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Post: 188
Città: ROMA
Sesso: Femminile
26/01/2005 10:15

L'amore....................
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

~ Kahlil Gibran ~

Lascio che vi parli lei..la trovo meravigliosa...[SM=g27822]
ELEONORA
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Post: 100
Sesso: Maschile
28/01/2005 17:21

Ciao Cecilia,e grazie per il complimento!
Spesso mi capita ,leggendo il testo di una canzone,che una sola parola riesca a cambiare il significato che fino ad allora gli avevo attribuito.
E' patrimonio dell'intelligenza umana poter recepire il significato di una canzone o di una poesia,in maniera diversa,l'uno dall'altro.
Trovo la "mente" baglioniana molto vivace e pronta,ad esprimersi in maniera raffinata e padrona di se,tanto a "burattinare" con le parole.

Quindi penso che non si puo' limitare al significato letterale,quello che è puro genio creativo e poetico.

Volevo specificare che non trovo assolutamente Neruda e il suo stile poetico,maschilisti,anzi estremamente passionali ma sempre delicati e soprattutto avvinghiati ai sentimenti puri e profondi,che sono quelli dell'anima.

Io mi riferivo a "signora delle ore scure",canzone alla quale da poco tempo ho dato un nuovo senso,perche' una parola bizzarra mi ha incuriosita.
ANIMALETTO
Tu pensi sia un vezzeggiativo,io no![SM=g27828]
In altre canzoni ho provato a scomporre alcune frasi o parole,e sono rimasta stupita e incredula allo stesso tempo[SM=g27825]
Frasi tipo questa...."questo disco pare si mi sa una buona idea!!il seguito del testo è piu' che eloquente e non smentisce cio' che si capisce!![SM=g27828]

Gran parte del testo di "signora delle ore scure" è speso a descrivere questa donna con parole lusinghiere,accarezzando e compiacendo la sua vanita'.Ma in alcuni brevi righi,abilmente celati,traspare che è pura e semplice adulazione.

Il suo ruolo è di amante
"e quel suo viso di-amante puro"
"vecchio compagno che aspetto il mio animaletto"

Come un'amante,la cui "anima",stretta al sicuro nella sua schiena,si ama in un "letto",sul far della sera.

Non è l'amore assetato nerudiano,ma un "amore" in una stanza ...che dura quanto dura una notte.

"le ragnatele del giorno
da allontanare via da lei con la mia lancia
ma c'è una lampada accesa...no e' solo il sole
solo di solo se riuscissi a vivere"
Qui il soggetto è "TU"....tu se solo di sole riuscissi a vivere
Il giorno è scongiurato,combattuto con una lancia.
Anche in Cercando lui stesso ha presentato questa canzone dicendo:la canzone di un amore notturno,a cui auguro di poter vedere un giorno la luce.
"e fu cosi lei dentro un sogno
lei stessa un sogno una vaghezza
e le invidiavo la pureza dell'impossibile"
Il fatto di vivere questa donna solo di notte,fa di lei un sogno,un desiderio capriccioso.
"io le invidiavo la purezza dell'impossibile"
se c'è una cosa che puo' invidiarle è la purezza dell'impossibile.
Purezza letteralmente significa qualita' che non puo' essere mescolata ad altro.Quindi l'impossibilita' assoluta che questo pseudo amore possa diventare altro....la purezza dell'impossibile.
E poi "il suo cammeo
Il cammeo è una pietra dura sulla quale vengono incise immagini,solitamente volti di donne.
Il suo cammeo e' l'effige di se,di questa donna prima piacere dei sensi e poi "congedata in una spilla",chiusa nella purezza di una pietra.Il musicista ritrovo' la musica sua sola sposa,la musa allora ritorno' al suo museo.
la conclusione è eloquente .E' definitiva come la conclusione di una qualsiasi opera artistica ,che si sia concretizzata prendendo come fonte di ispirazione una musa.
un pittore distoglie lo sguardo da una donna alla quale ha rubato il volto per animare un quadro,un poeta lascia che la sua musa torni al museo dopo che gli ha suggerito l'idea per il suo componimento.

La conclusione del componimento è a mio avviso estremamente poetica.E come se volesse smorzare i toni sensuali e sessuali ai quali aveva affidato la fisionomia e le "gesta" di questa donna,per renderla agli occhi del giorno ...pura...
Quasi per non imbarazzarla o per non fare imbarazzare il giorno[SM=g27828] ,la chiude nella purezza di una pietra,di un cammeo

Delicateze da poeta!!!
Spero che questi miei pensieri,la signora delle ore scure,non li legga mai,potrebbe prendersela a male.
ma io devo liberare la mia testa da un ingorgo di pensieri[SM=g27828]
Carlotta o veramente Teresa




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Post: 442
Sesso: Maschile
28/01/2005 18:03

ciao teresa,
mi trovi molto interessata a questo argomento, un po' di tempo fa chiesi sul gb agli amici, chi fosse per loro questa "signora", don stefano disse che per lui era semplicemente una musa, davide disse che per lui rappresentava la depressione, richiamando proprio il passo del sole come nascita della giornata/uscita da un periodo buio, io dissi che per me' era una prostituta, o solo un'avventura di una notte...quindi mi trovo d'accordo con la tua analisi.

anche io faccio molta ricerca nei suoi testi e penso che sia semplicemente geniale il modo con cui lui gioca con le parole e mi hai fatto sorridere[SM=g27828] ad avere "beccato" quel monello sul passo "questo disco pare si mi pare una buona idea"...sai che non ci avevo mai pensato...ingenua io...hi hi hi

teresa.... una cortesia per rendere il forum interessante...!!!!!!.....metti piu' post su queste tue analisi che stimolano a scrivere cose interessantissime[SM=g27838]

Buon week end...UFFA MI SA CHE HO LA FEBBRE...
vado a casa baciiii[SM=g27836]
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Post: 128
Sesso: Femminile
01/02/2005 22:13

La "mia"Signora delle ore scure
Per prima cosa grazie a chi ha aperto questa discussione e a quanti di voi riportano qui le poesie di Neruda.
Io ho di lui una "conoscenza" molto superficiale e mi ci sto accostando attraverso di voi.
Dunque..."Signora delle ore scure"...
La prima volta che l'ho ascoltata mi è preso un fortissimo attacco di gelosia:"E chi era questa?".[SM=g27826] L'idea che mi rimandava il testo (ma anche e soprattutto la musica)era di una sensualità estrema,di una fisicità quasi tangibile,come avete detto voi.
Era l'osservare un "disegno" che lui ne faceva dipingendola donna della notte e al tempo stesso rappresentandola con un viso di-amante ma puro,qualcosa da voler gustare il più lentamente possibile.
Gli avrei tirato un colpettino dietro la nuca e glielo avrei fatto ingoiare volentieri...il cioccolatino![SM=g27816]
Una donna capace di ricordargli il pane appena sfornato,alimento semplice,privo di sofisticazioni.
Una donna con la nuca da adolescente,odorosa come un'arancia e...bruna...il suo piccolo chicco di caffè...
Otello...come ti capisco![SM=g27822]
Una donna da proteggere non dal giorno,ma dalle sue "ragnatele",con la sua "lancia",la sua spada (che fosse la stessa spada che qualche anno dopo intingerà nel blu in "Un mondo a forma di te"?),pur essendo fiera e coraggiosa come un'amazzone.
Una donna ingenua,che mette in guardia da lui("...tu non mi devi sempre credere..."),ma che invita a dimostrargli sempre di aver fiducia in lui ("...ma sempre credi in me...")o che invita con queste parole a mantenerla comunque la sua innocenza.Perchè in effetti lui non vorrebbe mai farne solo un ostaggio,nè un tatuaggio,nè un agnello da immolare,tantomeno un flipper...
La gelosia raggiunge l'apoteosi![SM=g27820]
Ma c'è il finale salvifico:"Forse...è solo un sogno...che cosa hai capito?" sembra che mi dica lui in persona!E se così non fosse,questa donna è comunque un sogno,è vaga,non può (per il momento)far parte della realtà.[SM=g27824]
Appartiene alla notte,le ore alle quali più volte lui ha attribuito la "maternità" dell'ispirazione per la sua musica.E questa,in quelle ore scure,ha preso il sopravvento.
La musa può ritornare al suo museo![SM=g27811]
Respiro di sollievo!
Ma è forse la stessa donna a cui dirà qualche anno dopo:"Potrò lasciarti sposa immobile io che non ho trofei dentro i miei musei,nei tornei che NON HO vinto..."???
E chi può dirlo!
E "la purezza dell'impossibile...":questo per me è stato sempre un vero enigma,anche perchè la punteggiatura inesistente non ci aiuta.Potrebbe essere:"Io le invidiavo una purezza che può appartenere solo all'impossibile".
Cosa c'è in natura che sia puro?Sicuramente non un CAMMEO.
Eppure,se lui sta lì ad invidiargliela questa "purezza dell'impossibile"...vuol dire che lei la possiede!
E il CAMMEO...è quello che hai detto tu Carlotta...ma il "cammeo" nel linguaggio cinematografico è:"Ruolo di non primaria importanza a cui le doti dell'interprete conferiscono particolare rilievo".
C'entrerà niente?Il mio "burattinaio delle parole" preferito avrà giocato ancora?[SM=g27838]
In più,io che "fraintendo" qualche sua parola ho sempre capito:"Io le VEGLIAVO la purezza dell'impossibile...".
E adesso che c'è questa canzone nel DVD,mi sembra proprio che Claudio dica così.
C'è differenza tra "invidiare" e "vegliare".
Ancora"...vecchio compagno che aspetto il mio animaletto...":"aspetto" è da intendere come "look" o è voce del verbo aspettare?
E il "vecchio compagno"...CHI E'?[SM=g27833]

La poesia non è logica...la poesia è un NAUFRAGIO...ed il mio tentativo di ragionamento penso che ormai stia facendo acqua da tutte le parti.
Sto solo facendo una "ricerca"...ricerca da CANE...forse...
D'altronde..."Anche i cani vanno a ululare alla luna perchè non capiscono cosa sia"...[SM=g27836] [SM=g27838]
maghella
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Post: 133
Città: CIVITAVECCHIA
Età: 52
Sesso: Femminile
02/02/2005 22:42

Signora delle ore scure
Quando ho ascoltato questa canzone per la prima volta, ho provato un indefinito senso di "fastidio", di "malessere", nel sentire, avvolto dalla musica piena di dolcezza e di sensualità che ormai conosciamo bene, un testo che mi sembrava avesse un tono da conquistatore, da "colonizzatore" di terre e corpi indigeni.
Claudio è un europeo "civile", sbarcato su esotici lidi per coglierne i frutti e goderne le ricchezze? Un "vecchio compagno" che dall'alto del suo potere osserva il suo "animaletto", sia pure con i toni più dolci e poetici?
Ad un ascolto successivo, la descrizione mi è sembrata già più naturale, la donna narrata con una familiarità che oserei definire "atavica"
Quasi Claudio fosse anch'egli un indio, un "immobile guerriero" che ama una giovane donna della sua tribù, al punto di voler sfidare, forse, le convenzioni insite nella loro cultura, di non voler far di lei solo un trofeo "a farsi coraggio e uomo".
...Ma rimane il finale, di nuovo destabilizzante.
Come se questa canzone fosse il ricordo di un incontro intenso e fugace, ricordo vissuto con tenerezza e gratitudine per il dono di un amore puro e impossibile, comunque, da portare avanti.
E la donna si fa "cammeo", sia esso inteso come gioiello appariscente o come interprete di rilievo, un simbolo per il musicista, che porta con sè, appunto, solo l'effigie e il ricordo di colei che, nella notte, gli ha donato con se stessa anche l'ispirazione, permettendogli, sul far del giorno, di tornare alla "musica sua sola sposa".
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Post: 153
Città: ANCONA
Età: 36
Sesso: Femminile
05/01/2006 16:13

SE TU MI DIMENTICHI

Voglio che sappia
una cosa.

Tu sai com'è questo:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l'impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti a poco a poco.
Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui affondo le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne n‚ si oblia,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscir dalle mie.

Neruda





"...non c'è mai fine al viaggio anche se un sogno cade..."
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