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Capitolo quattro

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2005 07:09
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Post: 759
Città: GENOVA
Età: 63
Sesso: Femminile
23/05/2005 22:58

Ma Morgana ........
Ma cosa succedeva a Morgana?[SM=g27833] Nel luogo dove tutti gli elementi s’incontravano qualcuno si sbellicava dalle risate…………[SM=g27828] [SM=g27828] …” Ma quale
Isola dei famosi,qui c’è di meglio da vedere, in quest’isolina ah ah[SM=g27835] [SM=g27823] [SM=g27824]
li voglio proprio vedere a ricostruire un castello diroccato………figurarsi 4 donne ad occuparsi dell’arredamento…….povero Yuri che il suo spirito guerriero sarà prigioniero [SM=g27820] da 4 bisbetiche …….far da architetto poi…ma sono ammattite?” Intanto un motivetto canticchiava con la sua vocina stridula:V.O.T vuoti V.O.T. vuoti con le facce da idioti[SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]
belli beneamati e beoti beati noi non abbonati al fatelo
da voi[SM=g27816]
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Post: 248
Sesso: Femminile
24/05/2005 13:20

[SM=g27818] “PRESTO PRESTO con quell’argenteria: quanto tempo occorre per lucidare quattro caraffe?
Qua si batte la fiacca ragazzi. Bisognerà riorganizzare i carichi di lavoro visto che qualcuno aspetta pazientemente il 27 del mese poltrendo alla grande.”
La regina Ombretta quella mattina aveva proprio il cappello storto …(eh eh..per usare un eufemismo [SM=g27825] ) e chiunque le passasse a tiro ne pagava le conseguenze.
Ma tant’è: questo impegno per la festa si stava rivelando piu difficile del previsto perche in pochi avevano risposto all’invito e quindi era costretta a temporeggiare per il Catering. Aumentava il suo nervosismo il fatto che questa nebbia persistente creando tanta umidità impediva ai panni di asciugarsi e lei era stufa di avere sempre gli stessi abiti.[SM=g27815]
“Speriamo” , sospirò la Regina, guardando gli operai che rimettevano a posto la scala a chiocciola.
Aveva in mente grandi cose per quella festa: sarebbe stata l’occasione per portare un po di allegria e vino buono al suo popolo che tanto l’amava ma avrebbe anche aperto finalmente le porte agli altri feudi confinanti. E…si sarebbe ballato finalmente un po di Salsa e Merengue.[SM=g27829]
Sperava tanto nel divertimento della sua figliola Arwen : ne aveva bisogno pure lei, povera stella.[SM=g27838] [SM=g27838]
Ma c’era sempre un po di magone nell’animo di Ombretta
Chi ti ha messo dentro il cuore mio……[SM=g27821] … era il pensiero fisso che rivolgeva sempre al suo amato consorte……ricordava ancora quando ferma immobile sulla torre piu alta del castello lo salutava…se sapesse che la mia vita si è fermata dietro il suo cappotto scuro che si allontanava da me………[SM=g27813]
Le mancava tanto la sua adorabile ironia e il suo sorriso disarmante e un po canaglia.
“Portami via dovunque vorrai tu: costruisci un’isola dove mai piu potremo perderci “…. era la frase che gli avrebbe detto al suo ritorno…ma… sarebbe tornato?[SM=g27831]
A quel pensiero ebbe i brividi[SM=g27819] [SM=g27819]

Si diede una scrollata: non era il momento di crogiolarsi nella nostalgia…..non era la sua fragilità che doveva trasparire!![SM=g27811]
PRESTO PRESTO qualcuno vada al mercato a comprare arance e pompelmi rosa. Dobbiamo iniziare con i cocktail……………... (sorrise tra sé e sé pensando al fatto che sicuramente la stavano mentalmente mandando al diavolo……)[SM=g27828]
Ma chi è che entrava nel cortile a cavallo? ……………Il postino? Il cuore della regina ebbe un sussulto……..[SM=g27834] [SM=g27834]
anto cagliari
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Post: 759
Città: GENOVA
Età: 63
Sesso: Femminile
27/05/2005 07:40

l'Annuncio
Il paggio Cucaio fece la sua comparsa nel cortile antistante il
castello…….Entrò attraverso un grande portale, OLTRE il quale si trovava la corte interna….Era trafelato ed in preda all’ansia…….[SM=g27813] ”questa terribile nebbia “ pensava “dovrò giustificarmi a mia Zia la Regina Ombretta……….speriamo che non mi mandi a strigliar cavalli”.[SM=g27819]
Ombretta dall’alto della torre vide subito di chi si trattava:
suo nipote Cucaio…….,.Scese di corsa la scala che portava giù nel salone……..”ma cosa sarà successo , quel ragazzino ne combina sempre qualcuna delle sue…….[SM=g27830]" Il salone era molto ampio con molti stendardi,scudi e arazzi preziosi appesi alle pareti…….. “regina”,disse Cucaio “la nebbia è così abbondante sulla nostra contrada che le strade si scorgono a malapena,e viaggiare è cosa impossibile! Ma ardo dal desiderio di portare a termine questa missione……….[SM=g27811] affiggerò la
locandina dove tu vorrai…………Per raggiungere il feudo di Agordo
però ho bisogno di un’imbarcazione Sai io dal mare…..(non ci vado tanto tranquillo) e poi una volta lì dovrò salire su in alto sino al lago di Misurina……e se mi accoglieranno a tiri di freccia??? Ti prego dammi un pavese* e una balestra gigante* x potermi difendere ……….[SM=g27817] ”.Ma come sei esagerato disse allora Ombretta”………ti darò una cartolina rosa ……Sapranno così che sei stato inviato da me…dopotutto quello è il Feudo di mia sorella ‘Izia e anche se siamo stati in guerra tanti anni noi sorelle ci vogliamo bene… Anzi sarà finalmente la volta che potrò riabbracciare la mia sorellina….[SM=g27836] .Svolgi bene il compito che ti ho assegnato e sarai ricompensato…….…e con queste parole lo salutò. Cucaio cavalcò per ore e ore era notte oramai e stanchi erano gli occhi suoi anche se erano bianchi cristalli sereni……..il rumore del mare si sentiva in lontananza………..Pernotterò qui..penso e poi domani
noleggerò una barca che mi porterà al Feudo di Agordo….Una tavola
blu il mare sarà con tante barche laggiù domani……….[SM=g27822] .

· PAVESE:ampio scudo di legno che proteggeva gli arcieri degli assedianti dalle frecce dei difensori.

BALESTRA GIGANTE : arco di grande dimensioni che scagliava
frecce di ferro

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Città: SOMMA LOMBARDO
Età: 30
Sesso: Femminile
31/05/2005 21:42

scritto da Patry e Marnav

"... sia, ancora a fianco incontro all’aurora di un giorno più bianco, ritorno di eroi, prima persi poi a fianco a fianco, per stringersi intorno al sogno mai stanco che è in noi... e per cominciare questa ricostruzione potrei rovistare in questo vecchio cappello e vedere cosa si può trovare. [SM=g27833]
Vediamo un po'...un letto...a badacchino, vi può garbare???...oh ecco, ci sta pure un vecchio comò...no le tre civette non ci stanno...uno specchio, le tende un divano un tappeto....” [SM=g27833] [SM=g27833]
Mentre Marilù rovistava in quel vecchio cappello che sembrava non avesse un fondo, tra lo stupore[SM=g27825] dei suoi nuovi compagni di viaggio, nel bosco antistante al castello una figura agile e scattante stava saettando tra gli alberi: Cucaio a passo svelto e sicuro si avvicinava sempre più al portone del maniero. Portava con sé la cartolina rosa e il messaggio datagli dalla Regina Ombretta.
“Un nuovo giorno o un giorno nuovo" si disse Cucaio all’inizio del suo viaggio..."l'alba è appena cominciata e la vita è adesso...forza mettiamoci in viaggio devo portare la notizia al Feudo di Agordo ed in quelli circostanti.....Buona Fortuna.. [SM=g27821] mia Zia la Regina mi ha salutato così ma lo sa solo Dio di cosa avrò bisogno" ed assorto nei suoi pensieri la sua barca prese il largo cullandosi dolcemente sulle onde... "forse l'estate è già qui c'è il sole[SM=g27830] "....Pensò "e un grande prato sarà la spiaggia quando la sera verrà....e intanto anche sabato pian piano se ne va."
Si addormentò al dolce cullare delle onde.
Un’onda un po’ più alta lo svegliò di soprassalto. Ma quanto tempo era passato? Ore e ore...ma dove si trovava? Prese il binocolo dalla sua custodia e scrutò l'orizzonte e fu allora che vide quell’isolina che non era segnata sulle carte di navigazione, "Che posto sarà mai quello? Ci sono cavalloni pazzi che si inseguono nel mare e uno strano castello che sembra in costruzione..." [SM=g27833] [SM=g27833] incuriosito più che mai buttò l’ancora e sbarcò sulle bianche spiagge di Miramare...Voleva portare anche qui l’annuncio del grande avvenimento "e festa sia", non poteva deludere sua zia Ombretta.
Ma chissà chi avrebbe incontrato tra quelle mura...[SM=g27833] [SM=g27833]
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Città: PISA
Sesso: Maschile
02/06/2005 18:07

Erano passati più di tre giorni da quando Ammalia aveva lanciato l’idea di ricostruire il Castello di Miramare, ed ancora nessuna decisione era stata presa: tutti avevano manifestato la volontà di rimanere sull’Isolina per dare il proprio contributo, ma ancora mancava l’artefice numero uno (o Numero Bis); malgrado la cospicua “parcella” promessa da Ammalia, di tutti coloro che erano stati contattati, né un architetto, né un ingegnere, e nemmeno un capomastro, aveva per il momento accettato l’incarico.
Yuri “girava e rigirava” nel castello pensando alla ricostruzione, visitava qualsiasi locale ed angolo nascosto di esso, aveva ormai libero accesso a tutte le parti e non doveva più entrare di nascosto dal passaggio segreto; del Palazzo Reale aveva preso visione di quello che era rimasto in piedi dei salotti di rappresentanza e dei saloni delle feste, dell’aula del Gran Consiglio, delle verande all’aperto, delle stanze da letto e di tutti gli ambienti di servizio come le cucine, dispense, sartorie e guardaroba; e dopo aveva visitato le ali destinate alla servitù e tutte le torri ed i bastioni di difesa, e dopo ancora tutti i fabbricati secondari, le scuderie – dove ritrovò il secchio caduto dalla torre – le officine e le botteghe degli artigiani, la zona del mercato, fino al Corpo di Guardia ed infine la scuola degli arcieri, le prigioni pubbliche ed il distretto della salute, di quel Regno ormai decaduto.
Yuri scrutava ed osservava tutto con grande interesse ed ammirazione, guardava e pensava, cercava di scoprire di quell’antico maniero vita, storia, forme, caratteri e segreti nascosti, in modo che la ricostruzione fosse in primo luogo rispettosa delle originalità, delle emergenze architettoniche e degli elementi di decoro sicuramente da conservare o da riportare al giusto splendore ed in secondo luogo riconoscesse tutte le altre circostanze per le quali era pur consentito agire con più libertà ed estro, permettendo una trasformazione più profonda e massiccia.
Nello stesso tempo, come se il castello per magia fosse già ricostruito, le quattro “bisbetiche” non avevano fatto altro che parlare degli arredi, degli ornamenti, degli arazzi e dei drappeggi, e da buone “vanitosette” che erano – chi più chi meno, ma sempre donne erano – pensavano già al ricevimento per l’inaugurazione e già si vedevano indossare per l’evento abiti sfarzosi ricchi di merletti o succinti vestitini con scollature mozzafiato, spacchi da capogiro e vertiginosi tacchi a spillo, effervescenti acconciature con appropriati trucchi e magari gioielli preziosi … insomma pensavano più al “proprio restauro” – maschere di bellezza, trattamenti per il corpo, smalti, ombretti, rossetti, e chissà che qualcuna di loro non avesse pensato addirittura a sottoporsi a qualche “ritocchino di mani esperte” o semplicemente a più veloci “iniezioni di silicone” – che non a quello del castello, erano già “oltre” avendo saltato a piè pari tutto il “prima” … !!!
Ma chi avrebbe progettato e diretto tutte quelle opere ?
E poi, nessuno si era preoccupato dei permessi e delle autorizzazioni necessarie per poter aprire il cantiere ?
Eh, si ! Servivano le concessioni edilizie - per tutti quei lavori preventivati non era sufficiente una semplice denuncia di inizio attività – erano necessari i pareri vincolanti degli enti preposti alla tutela dei vincoli storici, ambientali ed artistici, e poi il piano di sicurezza da inoltrare alla USL competente per territorio, e dovevano essere pure versati nelle casse del regno gli oneri concessori e la tassa sull’occupazione del suolo pubblico e dopo ancora doveva essere indetta la gara d’appalto … quante cose da fare, quanti adempimenti prima di poter smuovere un mattone … mah, forse qualcuno pensava di fare tutto abusivamente ? … confidando poi nell’ennesimo “condono edilizio” del Cavaliere Mascarato per regolarizzare tutto quanto fosse stato illecitamente costruito ?
Yuri pensava a tutte queste cose mentre era salito ancora una volta sulla torre più alta a guardare la luna!
Abbassò gli occhi verso la radura che divideva in due la fitta vegetazione sottostante il castello, ed incontrando con lo sguardo l’orizzonte, cielo ed oceano, acqua nell’acqua, onde e nuvole, intravide in lontananza una figura, che dopo aver ormeggiato una “tinozza” di imbarcazione che stava a galla solo per scommessa, iniziò a risalire la via maestra che portava dritta dritta al castello di Miramare: “Ecco la mano del Signore !!! … che sia colui che da giorni aspettiamo qua al castello ? … sarà qualcuno capace di fare il bozzetto del progetto … tirare giù almeno un’idea … magari un esperto di - aree dismesse – per capirci tipo quello che intendeva recuperare il vecchio gazometro a Roma … insomma uno che possa prendere in mano la situazione ?

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04/06/2005 08:55

il castello by STEFANO

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mimmo
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Sesso: Femminile
07/06/2005 16:41

ed aspettare... ed aspettare...
Esmeralda guardò il Castello di Miramare, perplessa.[SM=g27831] Dalla spiaggia poteva vederlo nella sua interezza, cosa che non era riuscita a fare al suo arrivo nell'Isolina perchè era buio. Certo, era un bel castello, si vedeva che era massiccio, con le due torri principali e il grande portone centrale, la quercia di fianco... C'era anche una fontana lì nei pressi. Era un bel maniero, peccato fosse così diroccato e malridotto.
"Ricostruirlo non sarà uno scherzo", pensò tra sè e sè. Ammalia aveva chiamato molte persone ma nessuno aveva accettato l'incarico e questo era un problema, perchè con tutta la buona volontà, non pensava che loro quattro donzelle insieme al bimbo Yuri fossero in grado di fare tutto da sole. [SM=g27818]
"Ma il sogno è sempre", si disse, "e non dobbiamo smettere di trasmettere la nostra voglia di stare tutti fianco a fianco. E poi, di là dal ponte potrebbe esserci la soluzione ai nostri problemi".
Si voltò verso il mare che scintillava sotto il sole della mattina; adesso si sentiva molto meglio. Aveva vissuto giorni opachi - come gli ubriachi - negli ultimi tempi, ma il peggio sembrava passato ed era veramente felice di essere lì. Certo, le mancava la sua Piana dei cavalli bradi, ma lì non era riuscita a restarci, troppo addolorata. Quante volte aveva pensato, su una sedia di cucina?[SM=g27812] Fortuna che però aveva ricordato tutto e aveva consegnato l'ampolla al cavaliere... Ma chissà che fine aveva fatto lui, poi! [SM=g27814] Se aveva portato la luce al Feudo di Oltre e liberato Ombretta dalle nebbie odiose? [SM=g27833]
da lì Esmeralda vedeva Ammalia che parlava a gran voce e Marilù che tirava fuori ogni genere di cose dal cappello senza fondo. Yuri aveva detto bene, quella mattina a colazione: prima di arredarlo, il castello, bisognava cercare di ricostruirlo, ma sembrava che ci volessero troppi permessi, autorizzazioni... mamma mia, e qui ci vuole il Grande Mago![SM=g27838] "Eh, magari", pensò. "Da quanto tempo non lo sento cantare, dicono che abbia scelto di prendersi un anno sabbatico... e che intanto sia migrato in paesi stranieri... Grande Mago, non andare via..."[SM=g27813] C'era bisogno di una distrazione [SM=g27820] , ma di cosa? Non restava che aspettare... Ed aspettare...
Barbara
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Post: 759
Città: GENOVA
Età: 63
Sesso: Femminile
16/06/2005 07:09

UNO STRANO COMPAGNO DI VIAGGIO
Il Cavaliere Rosso procedeva lentamente nella radura immersa
dalla nebbia.Erano ore ed ore che cavalcava ed il suo cavallo
trottava stanco ed assetato.Il rumore di un forte tuono
squarciò ad un tratto il silenzio circostante.[SM=g27819]
“ Anche questo ci mancava “ pensò “devo al più presto cercare
un riparo “ Non si accorse che qualcosa o meglio qualcuno se ne
stava seduto con le mani in mano sopra ad un masso freddo
perso nei suoi pensieri. “ meglio di no non voltarsi mai quando si[SM=g27829] [SM=g27829]
va via ……perché voltarsi e già un po’ tornare e già nostalgia “
Lo scudiero pensava e ripensava “ intrinsi dentro il blu la punta
di una spada non odiarmi Tu senza rancore me ne vado da te
con un sasso nel cuore non averla con me Arwen a te che sei la fantasia nell’asfissia dei cieli miei tu sei la sola cosa nobile dei miei giorni plebei e firmai “lo scudiero”Chissà se l’avrà ricevuta la mia[SM=g27833] [SM=g27833]
lettera , Streghetta[SM=g27828] la dama di compagnia della principessa era complice di quest’amore impossibile……..
“il suo sguardo assente era fisso ad un punto immaginario.
Gli si avvicinò con aria sospetta “ma è solo un ragazzo e porta i colori
di Oltre ma perché non lo conosceva? Chi era lo strano sconosciuto?[SM=g27833]
Il Re gli si avvicinò cautamente ancora più vicino ma neanche allora il giovane distolse lo sguardo. “Scusate Messere potreste indicarmi la strada per il Castello? Sono ore e ore che cavalco con questa nebbia ho paura di aver girato in tondo.Oramai sto perdendo ogni speranza”.Solo allora lo scudiero si destò dai suoi pensieri e fissando
negli occhi il Cavaliere disse “non è facile trovare la strada giusta.
Purtroppo con questa nebbia così fitta nemmeno le stelle possono essere d’aiuto. Anch’io sono giorni che annaspo ed oramai ho perso la
speranza.” “Chi sei giovanotto? Disse allora il Cavaliere Rosso “.
“Mi chiamo Giuseppe e sono uno scudiero del feudo di Oltre. Sono
stato allontanato dal Castello su ordine della Regina Ombretta, mi ha
ha dato una missione da compiere…secondo me era solo una scusa e non capisco ancora il perché sono molto infelice ed il male di me si è
impadronito del mio cuore ………Starei ore e ore qua non ho neanche più la forza di andare avanti”. Fu allora che il Re lo riconobbe :” ma si era lui il bambino che giocava sempre con Arwen, che sopportava con pazienza tutti i suoi capricci, che era sempre pronto a consolarla ad ogni sua delusione…..che stava in silenzio ad
ascoltarla e spesso le regalava dei fiori raccolti nel giardino su tutte le furie di
Ombretta che guai toccare le sue amatissime piantine. Che bel ragazzo era diventato, alto e magro i suoi occhi profondi e tristi nascondevano un intelligenza
pronta ed un cuore impavido……Dov’era finito il ragazzino grassottello e maldestro? Ma quanto era che mancava da Oltre ? solo ora se ne rendeva conto…
Chissà come sarà diventata Arwen era ancora sua amica? E la sua Regina? Certamente bellissima con tutte quelle creme preparate dalla sua alchimista[SM=g27822]
e consigliera come si chiamava? Non lo ricordava più………….
Dai su alzati Giuseppe” tanto tempo hai perso già, dai alzati Giuseppe verso
la tua libertà , dai se tu vuoi tu volerai” e con queste parole lo prese per
un braccio e vista la sua riluttanza continuò……” fallo per te che nel giardino
del Castello ancora vivi un incantesimo (io lo so), per te che tieni tutti i sogni
in una scatola per te che suoni la tua armonica seduto accanto ad un dondolo”
Fu allora che Giuseppe guardò sbalordito il Cavaliere Rosso “Ma tu chi sei?
Non ti conosco con quella maschera di ferro……Oh mio Dio,non sarai………e così
tremendamente imbarazzato si inginocchiò al cospetto del suo Re…….Fu allora
che sentì un colpo di spada colpire la sua spalla “ Scudiero Giuseppe, ti nomino
Cavaliere,mi sei sempre stato simpatico sarai il Cavaliere Blu”……..(Ahò simpatizzo per il genoa) Giuseppe si alzò in fretta e pronunciò solenne giuramento al suo Re
d’essere cavaliere ardito, fedele, e gentile.Il ragazzo montò in groppa al suo cavallo , un bellissimo palafreno spagnolo ed insieme si avviarono alla ricerca
della strada…Intanto pensava sorridendo all’ intrigante e divertente proposta
del Re………Anche lui avrebbe indossato ora un’armatura con tanto di pennacchio blu che nascondeva il
suo bel volto……..Tutto questo mistero per il momento avrebbe fatto comodo
ad entrambi……….,strada facendo avrebbe trovato sen’altro l’occorrente per
vestirsi.[SM=g27811]

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