"L'avrebbero chiamato poi il nostro numeretto... E tocca pure a noi...", pensava Esmeralda, indispettita. Erano ore che attendeva insieme ai suoi amici davanti all'entrata del Castello, sotto una pioggerellina sottile. "Sembra che abbiano lavato il cielo ed ora è ad asciugare sui muri", si ritrovò a notare, mentre intanto la nebbia era ancora lì... "E ancora la pioggia cadrà, mi sa. Ma allora l'ampolla non è arrivata a Oltre? Insomma qui non c'è nemmeno uno spiraglio di luce!"
Si sentiva pigiata da tutte le parti peggio che a Porta Portese, dove spesso si recava a comprare le sue erbe e stoffe per i suoi abiti. Cosa si doveva fare per partecipare ad una festa...! "Ma che cos'è mai che ci fa credere ancora e ci riga gli occhi d'amore?", si chiese. "Probabilmente il fatto che voci fondate dicono che a questa festa ci sarà il Grande Mago... Ed io impazzisco dalla voglia di rivederlo!"
Così, dando un'occhiataccia a qualcuno che spingeva, rimase lì ad aspettare, che ci mancava solo una Lampada Osram... E chissà se questa volta lui sarebbe venuto... E chissà se prima o poi...
Barbara