È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Pace, un testo a me non sempre chiarissimo...

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2006 11:29
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 94
Città: BOLOGNA
Età: 62
Sesso: Maschile
04/01/2006 10:28

Cari ragazzi e care ragazze,
non si parla (quasi) mai di questo testo del 1990 che si chiama Pace.
Sarebbe interessante provare a interpretarlo insieme. Premetto che qualche idea già ce l'ho ma non son troppo sicuro quindi darò la mia versione alla fine.
Perchè proprio Pace, uno dei testi più difficili che siano stati scritti? Perchè quello che è chiaro è una verità per tutti gli uomini. E poi in questo mondo di pace ce n'è tanto bisogno...

Pierpaolo
OFFLINE
Post: 280
Città: ACCIANO
Età: 41
Sesso: Maschile
05/01/2006 09:43

Dammi un po di tempo....
Appena posso, me lo studio e ti faccio spere qualcosa...

Ciao!
Emanuel Rizzo
OFFLINE
Post: 94
Città: BOLOGNA
Età: 62
Sesso: Maschile
06/01/2006 21:06

Cominciamo a porci delle domande
Ok...vi pongo un interrogativo non indifferente: "Virgilio cadde mentre era in volo sopra un prato"
Vediamo se qualcosa si muove????

Pierpaolo
OFFLINE
Post: 28
Città: MILANO
Sesso: Femminile
07/01/2006 00:32

hai ragione in alcuni tratti è difficile da interpretare questa storia di Virgilio poi,so che lui rappresentava la ragione umana,per questo è stato scelto come guida di Dante,ma la sua caduta forse è una metafora,bho,o troviamo qualcuno fresco di scuola o ce lo dobbiamo far dire direttamente da CLA! ciao
OFFLINE
Post: 717
Sesso: Femminile
07/01/2006 11:21

Re: Cominciamo a porci delle domande

Scritto da: Pierp@olo 06/01/2006 21.06
Ok...vi pongo un interrogativo non indifferente: "Virgilio cadde mentre era in volo sopra un prato"
Vediamo se qualcosa si muove????

Pierpaolo



Ciao,
se non sbaglio "Virgilio" era un amico di Claudio. Nonso se si chiamasse davvero Virgilio... comunque se non sbaglio è colui che gli dette le lezioni di pugilato (lui si che mi trattò da uomo). Virgilio morì in un incidente con l'aliante (mi sembra). Per questo la frase "Virgilio cadde mentre era in volo sopra un prato". Questo è quello che ricordo.
Spero di esserti stata utile.
Grazia

[Modificato da oltre 07/01/2006 11.22]

[Modificato da oltre 07/01/2006 15.54]

OFFLINE
Post: 94
Città: BOLOGNA
Età: 62
Sesso: Maschile
07/01/2006 13:53

Forse me...
Ciao a tutti, l'interpretazione di Grazia mi sembra che regga. Non sapevo di questo incidente...forse potremmo anche legarci Cuore di Aliante...

Prima di cominciare l'interpretazione dal punto di vista linguistico vorrei fare una piccola nota dal punto di vista tecnico musicale. I musicisti sapranno sicuramente capire...

Il brano comincia con un piano elettrico, l'atmosfera è così "sospesa" perchè sono praticamente gli accordi che vengono arpeggiati senza toccare la 3a tranne che nel ritornello, gli accordi sono sempre fatti dalla fondamentale, 4a e 5a e i bassi alternati su due ottave. Anche gli accordi usati (principalmente mib, sib, dom, fam, solm, lab) sono accordi molto dolci e delicati.
Questa tecnica di giocare tutto sulle quarte da al brano una senzazione di essere fluttuanti nell'aria, quasi estemporanei alla realtà (la notte più irreale)

L'immenso soffio dell'oceano le spinge via con sè a naufragare su spiagge chiare a un passo dalla vita muoiono conchiglie e ancora il mare.

Questa immagine che usa delle conchiglie, sembra quasi foscoliana, uno porta dentro di sè qualcosa che è immortale al di là del corpo mortale. Per Foscolo questa era la poesia, unica cosa che rendeva immortale l'uomo. Tra l'altro il richiamo all'immortalità e a Foscolo c'è anche in Navigando, "io sono stato ulisse, simbad e gilgamesh", tre eroi ricordati per la narrazione scritta tramite le loro gesta.
La percezione è quella che anche Claudio tema il ricordo nell'immortale non tanto per ciò che è stato ma quanto per quello che ha fatto. (cfr. episodio di Questo Piccolo Grande Amore)



S'arrampicano in cima con quei ginocchi secchi e tutto il mondo giù respirano si fanno roccia e al sola un'altra volta guardano, poi chiudono per sempre gli occhi gli stambecchi.

L'uomo può raggiungere livelli di fama e di successo che mai avrebbe immaginato ma quando vi è, l'unica cosa che può fare è respirare quello che c'è sotto, ma deve sempre guardare più in alto anche nel momento di spegnersi.
Questo può essere raffrontato all'esperienza di Claudio come al fatto che lui s'avvicina alla musica per essere qualcuno e la sua carriera è stata così grande e gloriosa da non potersela nemmeno immaginare, da non saper come reagire dinanzi a essa. Come un piccolo stambecco che pian piano riesce a raggiungere la vetta, ma arriverà al pieno compimento di essa soltanto quando guarderà al sole l'ultima volta.



Ed io ti chiedo perdono se fratello a volte tu mi hai fatto male io non potevo essere come te un mago un angelo immortale.

Qui c'è il primo confronto con l'alter ego Cucaio nel brano. Claudio si scusa con Cucaio se qualche volta è stato ferito, se Cucaio lo ha trascurato quasi, se si sono perduti. Cucaio è solo un riflesso, qualcosa al di là di un vetro, qualcosa che verrà ripreso in A'Clà e che vede la vita solo come un bel ricamo con il semplicismo di chi non sa quello che c'è dietro.



Pace a noi che abbiamo avuto tanto da smarrir la luce della semplicità, quando poi si nasce e il primo grido è un pianto e il bambino è un uomo che il suo nome non sa dire mai.

Il ritornello è abbastanza chiaro, l'unica cosa che potrebbe necessitare di breve spiegazione potrebbe essere il fatto che il bambino è un uomo che il suo nome non sa dire mai.
Non so per quale motivo ma secondo me c'è un rimando, in questa frase, al punto di Notte di note in cui dice "per tutti gli uomini che passano sui fogli del mondo come scarabocchi".
Potrebbe comunque esserci riferimento al fatto che viviamo in un mondo in cui ci si parla, ci si chiarisce verbalmente sempre meno.




Nel buio della terra aspettano finchè lassù una notte più irreale come una cattedrale nell'aria antica cantano per una sola estate le cicale.

Anche qua potrebbe ritornare un'idea, una corrente di pensiero più Leopardiana, le cicale vivono tutta la vita sottoterra e poi hanno solo il tempo di un'estate da vivere. Questo mi ricorda molto Leopardi, la gioia è nell'attesa e non nell'avvenimento in quanto tale. Potrebbe essere associabile alla lunga attesa dell'album stesso...un'attesa durata annni ma che si consuma nelle 2 ore di durata del disco.



Virgilio cadde mentre era in volo sopra ad un prato che le sue ali non si aprirono guida di quei poeti che un giorno si smarrirono lui si che mi trattò da uomo e adesso è andato.

Questa frase l'abbiamo già un po' spiegata, Virgilio è un doppio riferimento, l'amico che cade con l'aliante (infatti nelle successive versione anzichè Virgilio dice l'amico) ma anche Virgilio come guida di Dante, poeta che un giorno si smarrì. Il che sarebbe anche legabile al Noi sogni di poeti...



Ed anche noi ci lasciamo qui Cucaio e non dobbiamo dirci niente ci serve pure d'arrivare qui per ripartire nuovamente.

E' un addio tra l'uomo Claudio e il mago Cucaio, un addio che non è un punto di non ri-partenza ma che è un punto da cui partirà una nuova storia, un nuovo capitolo della vita dentro cui ci siamo tutti, anche se un po'cambiati, siamo tutti dentro la storia...



Pace a me che non so amare ancora ciò che ho e non so non amare quel che non ho fermo sull'abisso tra il rischio e la paura ciò che non mi uccise mi lasciò la forza di vivere.

Il limite umano non ci fa mai bastare ciò che abbiamo, l'uomo è fatto per la felicità, per l'infinito. Non sappiamo amare quello che abbiamo. Non ci basta. Non sappiamo non amare quello che non abbiamo. Perchè dalla vita vogliamo tutto, la felicità completa.
L'abisso tra il rischio e la paura potrebbe essere riferito all'incidente d'auto di cui fu vittima a inizio novembre 1990 però mi sembra difficilissimo riuscire a cambiare il testo di un brano e ri-inciderlo a distanza di un mese e dieci giorni...
D'altro canto non saprei come collocarlo alternativamente.


Pace a te per quello che mi hai dato e per tutto ciò che tu non mi desti mai, e così da solo un cuore l'ho trovato, forse un mondo uomo sotto un cielo mago, forse me.

Questo è un ringraziamento a sè stesso, grazie di avermi dato ciò che ho avuto ma anche grazie di non avermi dato certe cose che forse avrei voluto ma che in fin dei conti avrebbero cambiato le cose.
Qui appare nei versi successivi che claudio è solo. Solo in compagnia di sè. E' libero, è oltre.
Ha trovato qualcosa che lo riempie, ha ritrovato sè con i suoi pregi e i suoi difetti al di là di tutto. Un Claudio che il successo gli aveva negato. Il claudio che se ne era andato a lavarsi i panni dagli inganni del successo.


Questa è la mia interpretazione...adesso dite la vostra, commentate, esprimetevi.

Pierpaolo.

OFFLINE
Post: 280
Città: ACCIANO
Età: 41
Sesso: Maschile
11/01/2006 19:27

Provo a dire la mia....
mmmm....
Devo dire che questa canzone è davvero impegnativa...
vabè... io ciprovo...

Credo innanzitutto che la chiave di lettura di quest'opera sia da ricercarsi nell'intimità. E' questa una canzone molto introspettiva, con notevoli tracce esistenzialiste dell'autore.
E' la canzone conclusiva ad un album straordinario, dal carattere insolitamente privato, poetico, complesso, liberatorio.
Tenendo conto di queste premesse, credo sia possibile cominciare...

"l'immenso soffio dell'oceano
mi spinge via con sé a naufragare
su spiagge chiare
a un passo dalla vita muoiono
conchiglie e nelle orecchie ancora il mare"

Claudio inizia con un'attenta osservazione della natura, non prima di aver specificato che il mare (qui come in molte altre opere di Claudio) lo spinge alla riflessione, alla meditazione, alla navigazione e al naufragio dentro se. E in questo quadro meravigliosamente naturalista, in cui spiagge chiare accolgono le conchiglie "morte" (che accostate all'orecchio si sente ancora il mare) ad un passo dalla vita (il mare), Claudio trova l'ispirazione per cominciare...

"s'arrampicano in cima con quei ginocchi secchi
e tutto il mondo giù respirano
si fanno roccia
e al sole un'altra volta guardano
poi chiudono per sempre gli occhi gli stambecchi"

Secondo il mio modestissimo parere, qui Claudio non vuol dire nulla di trascendentale.... semplicemente, cambia l'ambientazione, cambia il paesagio, cambia il soggetto, ma non cambia la sostanza... è l'osservazione della natura che gli dona lo spunto pèer riflettere...

"e io ti chiedo perdono se
fratello a volte tu mi hai fatto male
io non potevo essere come te
un mago un angelo immortale"

Questo credo sia una strofa meravigliosa. Qui inizia la vera introspezione... Claudio parla al piccolo Clà e gli dice di perdonarlo se LUI gli ha fatto male... che significa???!!?!
Perchè Clà ha fatto male a Claudio? Come lo ha fatto? E perchè è Claudio a chiedere scusa a Clà, se è Clà ad aver fatto male a Claudio?
Torniamo indietro... come inizia questo cd? "Volevo essere un grande mago..."
Ecco come Clà ha fatto male a Claudio: nelle aspettative!!! Claudio si rivede da piccolo e ricorda la sua voglia di essere qualcuno.
I suoi errori, la sua debolezza, sono una delusione per il piccolo Clà(io non potevo essere come te, un mago un angelo immortale)... la delusione del piccolo Clà fa male a Claudio. Ma Claudio chiede scusa al piccolo Clà (nonostante sia quest'ultimo ad avergli fatto male), perchè sa che sono gli errori del Claudio adulto ad aver provocato la delusione del piccolo Clà, che ha provocato il dolore del Claudio adulto.
Mamma mia che faticata spiegare sta cosa!!! :-)))


"pace a noi che abbiamo avuto tanto
da smarrir la luce della semplicità
quando poi si nasce e il primo grido è un pianto
e il bambino è un uomo
che il suo nome
non sa dire mai"

Ma Claudio decide di darsi pace! Sa di aver fatto tutto il possibile e sa di aver avuto tanto. Così tanto da smarrirsi, da non trovare più la semplicità. Che chiama luce. Si, come a dire che l'artificioso, il costruito, l'impostato, il vissuto, la razionalità (contrapposta alla fantasia), sono una gabbia in cui si giace e si è incatenati quando si cresce. Quella stessa gabbia da cui è libero un infante, che a differenza dei dotti adulti, non sa neppure il suo nome... ma è libero...


"nel buio della terra aspettano
finché lassù una notte più irreale
come in una cattedrale
nell'aria antica cantano
per una sola estate le cicale"

Qui comincia il pessimismo baglionico-leopardiano ( :-) )!!!
Ancora Claudio è immerso nel mondo della natura, che tanto lo ispira e, mentre stavolta vola e sogna in una notte incantata, cullato dal canto delle cicale, pensa alla crudele vita a cui esse sono destinate....


"Virgilio cadde mentre era in volo sopra un prato
e le sue ali non si aprirono
guida di quei poeti
che un giorno si smarrirono
lui si che mi trattò da uomo e adesso è andato"

L'ingresso nella sfera negativa del suo pensiero, lo porta inevitabilmente a ricordare un episodio che lo ha segnato... la morte del suo amico... credo però che nell'epressione "guida di quei poeti che un giorno si smarrirono", Claudio stia parlando ancora del suo amico e di sè, mascherando il tutto con un accostamento al racconto dantesco...


"ed anche noi ci lasciamo qui
Cucaio e non dobbiamo dirci niente
ci serve pure di arrivare qui
per ripartire nuovamente"

Dopo l'amico, Claudio sa di dover soffrire un'altra separazione: deve lasciare il suo alter ego bambino. Non perchè lo voglia, ma perchè sa che è così che va, così che deve andare... Ma Claudio sa che ci sono saluti, ne recriminazioni, ne cerimonie da farsi. E' giusto che ciò accada, perchè finchè si è ingabbiati dal passato e dsalle aspettative ancora inesaudite, non si può ripertire nuovamente...


"pace a me che non so amare ancora
ciò che ho e non so non amar quel che non ho
fermo sull'abisso tra il rischio e la paura
cosa non mi uccise
mi lasciò la forza
di vivere "

Di nuovo Claudio si impone di darsi pace, nonostante non si sappia mai accontentare e saziare di ciò che ha... e soprattutto si rivede fermo nella paura dell'ennesimo rischio, come in una bisso (immagine bellissima..), ma poi si fa forza e coraggio e ricorda che comunque vada, tutto ciò che non lo uccise, compreso tutti i fallimenti possibili, gli donò la forza di vivere. Ed è bella la sintonia tra musica e testo in questo verso... Il tutto suona come un urlo liberatorio...

"pace a te per quello che mi hai dato
e per tutto ciò che tu non mi desti mai "

Qui Claudio da pace al suo alter ego, come a farlo addormentre, riposare, appagare... SA quanto deve a questo, ma sa anche quanto questo lo angosci sempre... sempre... in una disperata ricerca, corsa...

"e così da solo un cuore l'ho trovato
forse un mondo uomo
sotto un cielo mago
forse me"

Cos'è il cuore? il motore della vita. Trovare il cuore è come trovare un qualcosa per cui vivere, un qualcosa nella cui consapevolezza vivere. E la consapevolezza è proprio questa: Claudio non può essere un mago, ma solo un uomo, ma può sempre alzare gli occhi e guardare quel cielo mago che tanto sa incantare...


"ora sono libero
un uomo
oltre "

Claudio è libero: da sè, dagli altri, dalle aspettative, dalle etichette. SA di essere un uomo, per questo ora è oltre.

Fatemi sapere che ne pensate!
A presto!


Emanuel Rizzo
OFFLINE
Post: 744
Città: ROMA
Età: 51
Sesso: Maschile
12/01/2006 10:37

Ho riletto il testo. Come se fosse una poesia. Slegata quindi dal pentagramma. Slegata dall'ambientazione musicale, anche perché non sono proprio in grado di analizzare lo spartito [SM=g27822] .
Devo fare un plauso a chi mi ha preceduto nell'analisi del testo, ma vorrei aggiungere una cosa che mi è sovvenuta mentre rileggevo. Un qualcosa riconducibile ai primi anni di studi liceali. Ai primi anni di filosofia. Ai Padri della filosofia. A quella Grecia foriera di pensieri rivoluzionari, per l'epoca. Penso soprattutto a Platone. Al significato che lui, vissuto quattrocento anni prima di Cristo, dava al negativo.
"Il vantaggio viene alle anime solamente attraverso dolori e sofferenze". La sofferenza platonica. Morire per poi rinascere.Il male che affrontiamo nella vita ci fa crescere, maturare, diventare persone nuove. L'esperienza negativa ha un suo significato, vuole insegnarci qualcosa nella nostra vita, farci comprendere degli errori fatti nella nostra strada, o che abbiamo intrapreso la strada sbagliata e dobbiamo tornare nella "retta via".
"Il male non può perire, perchè deve pur esserci qualcosa di opposto e contrario al bene". Su questa terra ci sarà sempre il male e il bene, così come c'è la vita e la morte. Su questa terra non c'è l'eternità, c'è invece una lotta continua con se stessi, per migliorarsi, per vincere le piccole e grandi battaglie giornaliere. C'è il giorno perché c'è la notte. Se non ci fossero gli opposti su questa terra, la vita avrebbe un flusso più continuo e l'essere umano non avrebbe un suo libero arbitrio. Se l'essere umano non provasse il male, non sarebbe in grado di apprezzare e aspirare al bene, è sempre in contrapposizione; amore:odio, ipocrisia:sincerità, cattiveria:bontà....per assurdo è quello che ci fà, in qualche modo, assaporare la vita. Se non ci fosse sofferenza , tristezza, e tutto ciò che ci può essere di negativo, riusciremmo mai ad apprezzare il positivo?? Non avremmo stimoli a far bene e la nostra vita sarebbe piatta e priva di sentimenti come la gioia, l'entusiasmo, la felicità,.... è come essere in grado di uscire da un tunnel buio per arrivare finalmente in una incantevole spiaggia assolata piena di bimbi che giocano felici!
Ripreso poi da S.Francesco d'Assisi che invitava, già allora, a trovare la pace dell'anima. Alla bellezza dell'atto creativo, in sé completo, avremmo sostituito una brama che non conosce pace.
Un abbraccio.
Miky. Buona continuazione a tutti.
OFFLINE
Post: 280
Città: ACCIANO
Età: 41
Sesso: Maschile
12/01/2006 11:29

Platone...
Miki ciò che scrivi è vero, è l'immagine della realtà.

La cosa che mi duole però, è il dover riconoscere che questo è uno dei maggiori limiti dell'essere umano: il non saper riconoscere un "qualcosa" se non si conosce anche l'esatto contrario....

A presto!
Emanuel Rizzo
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:52. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com