Capitolo otto

Pochi minuti alla mezzanotte !
La vita spesso corre su un filo che il tempo tende e che all’improvviso lascia cadere a nostra insaputa, ma quella sera non andò come Destinia avrebbe voluto: come fumo comparve e come tale svanì in una - notte di note - troppo speciale per tutti coloro che vi erano accorsi, tanto che nessuno si accorse della sua presenza, scambiandola con un “ennesimo” errore magico di quell’apprendista di Casanova, che sempre più spesso si ritrovava al seguito del Grande Mago !
Proprio lui, il Grande Mago, capace di innescare incontri ed emozioni, che con la solita voce che attira più di una calamita, aveva intonato la canzone richiesta dalla fanciulla che gli si era seduta accanto: e Yuri ?
Con il suo modo di fare un po’ stralunato, e con la testa a metà tra terra e cielo, fece un sobbalzo quando sentì il fragore dei fuochi d’artificio, ed anche lui, con il naso per aria, fu colpito dalle parole apparse in cielo. Lo spavento fu tale che gli scivolò il mantello dalla spalla, rendendosi visibile a tutti, anche a Principessa Luna che se lo ritrovò davanti proprio come spuntato dal niente !
Uno sguardo che all’improvviso divenne fisso, una bocca storta e la sensazione comune di ritrovarsi nello stesso posto dove si erano lasciati troppo presto, in quel tempo indietro che per malvagità di Destinia, aveva separato i loro giochi e le loro vite. Ma era giunta l’ora di finire tutta quella strada, metro dopo metro, verso il gran finale: sulle note di STAI SU comparve nel cielo una seconda scritta visibile solo a Principessa Luna ed al Cavaliere Giallo – SE ANCHE TU VEDI LA STESSA LUNA NON SIAMO POI COSI’ LONTANI – che entrambi, nello stesso momento, con la stessa voce, urlarono al cielo, appena un attimo primo dello scoccare della mezzanotte.
Ammalia, artefice e testimone di tutto ciò, insieme agli altri ospiti della Regina Ombretta, rimase un po’ in disparte. Era giusto lasciare a quei due ragazzi, ormai liberi da ogni maleficio, il sapore di quegli attimi che equivalevano al ripercorrere una mezza vita passata insieme: le lacrime della Principessa Luna evaporarono come gocce di acqua salata al sole, il sorriso del Cavaliere Giallo sprigionava calore più di una fiamma ardente, lo scintillio dei loro occhi mise di schiena quel falsario del ricordo, e quanto avevano corso insieme per tagliare ogni traguardo, e proprio quando nessuno dei due pensava ormai di poter sapere mai quello che sarebbero stati, senza saper dire uno straccio di parola e come avere un laccio sulla gola ….. Principessa Luna e Yuri il Cavaliere Giallo, eredi al trono del Regno della Città Eterna, divisi dal malvagio sortilegio della Maga Destinia, per caparbietà e prodigio della Sacerdotessa Ammalia, dopo esser stati come su un crepaccio quasi ad aspettare il tuffo, ed invece lì a casaccio ad assaporare un che di diverso, e come dentro ad un setaccio in cerca di ciò che è perso, e almeno poi ….. ecco, proprio loro, si erano ritrovati in quello che sta ….. tutto in un abbraccio, come solo due fratelli avrebbero potuto fare !!!

“….. e mica il Cavaliere Giallo poteva non riscoprirsi principe (e quando gli sarebbe capitata un’altra occasione simile) e soprattutto andare in ferie senza aver prima liberato la sua sorellina Principessa Luna ??? … e che diamine !!! …..” - pensò Yuri.

….. ma intanto, qualcuno attirò la loro attenzione …..