Da quattro mesi
Credo che tu sia arrivato fino a me
con la diaspora di qualche popolo elfico;
mi chiedo da dove vieni
e per quale altro luogo ti perderò.
Guarda,
è guarita la notte dal latrare dei cani,
dallo sciabordio delle onde,
dai sospiri di amanti
(certo, non noi!);
e la nebbia intorno si sfa
e mi lascia dinanzi
allo specchio del tuo cuore
che è neve vergine.
Ed io mi vergogno ad amarti
poi che mi pare di violare
l’accesso a quella ripida scala
che porta ai tuoi pensieri più profondi.
Di questo amore puro e semplice
io mi vergogno,
credo di calpestare le tue ultime certezze.
Forse, tra breve sarò via.
Rimpiangerai quella volta,
che vestito da angelo,
ti aiutai a mettere le ali.
Da quel primo abbraccio sotto il sagrato…
avrei dovuto dirti addio.
anna rita
forse devo campbiare il titolo e intitolarlo da quattro anni cmq...per fortuna è finita
(che cos'era se il mio gatto non mettesse le zampe sulla tastiera) mi stan cancellando tutto quello che sto scrivendo!!!!1
)