Un uomo muore mille e mille volte
e per mille anni sa rigenerarsi,
e il dolore che lo fa germogliare
è immenso quanto quello che tu hai
ora legato dentro questa bianca notte.
Ho masticato mazzi di velenosaferula
frammista a lacrime salate
e pene, in giornate comuni e particolari,
sempre col gusto della morte in bocca.
Tu non sai, quante volte nella vita
un uomo perde, e muore lentamente
rincorrendo l'arrivo, in questa mota,
e quante volte cad nella corsa
con la testa ubriaca, ronzante,
e con la voglia di volersi fermare,
ma vince, se poi riesce a sollevare
la faccia e la mente dall ghiaia
e imbraccia strettamente la chitarra
suonando forte accordi di canto.
Fai suonare la chitarra, figlio mio
che ora, anche papà vuole rialzarsi.
Fai suonare la chitarra, e suona forte
perche altri ancora possano sentire
e afferrino chitarre, per scacciare
con mille suoni, le ombre di morte,
affinchè muti per molti la sorte
e ancora si possa vivere per amare.
Imbraccia la chitarra, figlio mio,
e suona, che tuo padre vuole cantare.