La Straniera si strinse nelle spalle. Certo, quel cavaliere Bianco e Nero nascondeva un bel caratterino dietro quella faccia pulita!
Si vedeva benissimo che non aveva molta voglia di compiere la missione e portare con vela al vento l'ampolla piena di luce nel feudo di Oltre.
Certo, aveva detto che per tanti anni era stato in guerra con quella gente, ma era passato tanto tempo... "Ma perchè di tanti proprio questo stesso posto?", sembrava aver pensato dopo la sua richiesta d'aiuto.
In ogni caso, era partito... Anche se non le aveva chiesto di condurlo lì, visto che conosceva il posto.
"E ora?", si chiese la Straniera. "In effetti avrei terminato la missione. Ho portato l'ampolla al Cavaliere che potrà salvare la regina Ombretta dalle nebbie. Loro sono là. Ed io?"
Si voltò quindi a guardare le due donne che, nel frattempo, interrotta la ricerca delle chiavi, erano rimaste un pò stupite a guardare... Anzi, c'era altra gente con loro.
"L'amico è una finestra sola per contenere tutto il mondo", pensò la Straniera. "E la vita è adesso".
"Scusate, signore", disse, quindi, timidamente ma fiduciosa, "strada facendo sono giunta in quest'Isolina, ma non conosco nessuno... E il Cavaliere Bianco e Nero se n'è andato senza portarmi con sè... Se casomai... Potessi non smettere di trasmettere, ne sarei felice... Sono stanca di andare ... lontano... incontro a stelle cadute! Potrei restare un pò di più con voi? Io dal mare non devo più ricevere niente, anche se ha finito di piovere. Magari se ne parlerà domani".
E lì restò, in attesa di risposta.