00 15/05/2005 21:10
Yuri, nel mettersi seduto sullo scrigno coperto dalle stoffe delle vecchie tende intrise di quel tempo che fu, di un colore rosso sbiadito, merlate in basso e sovrapposte in alto da una mantovana in broccato pesante color oro, distolse l’attenzione dei presenti dalle urla che venivano da fuori. In un attimo tutti gli occhi furono rivolti verso di lui: “Forse non mi conoscete, le mie origini sono altrove, ma sono io, o meglio non sono io, nel senso che quello che vedete non sono io, ma in realtà sono io !!! Insomma, forse è meglio dire che ne vedete uno, ma invece siamo due !!! E tutto per un ingrato sortilegio che mi ha portato ad essere bambino, annullando in me la memoria della trascorsa vita adulta, ma accendendo nello stesso tempo la convinzione di aver già vissuto il futuro senza conservarne però un preciso ricordo; sarà per questo che senza una ragione apparente, mi sento attratto dalla luna, mi sento preso dal volo e spesso metto insieme frasi senza senso o esco fuori con parole incomprensibili per questo tempo ?”
In realtà Yuri avrebbe voluto esordire con qualcosa di più credibile, invece le sue parole apparvero così prive di senso che, senza volerlo, tutti gli altri incrociarono i propri sguardi con aria interdetta ed interrogativa.
Yuri provò a spiegare meglio, questa volta prendendo in “prestito” (se necessario pagherò i diritti !!!) qualche frase già “risaputa” e di sicuro effetto, almeno su qualcuno dei convenuti al castello: “Io non sono di qui, io son di passaggio, io sono in mezzo al mio viaggio ….. e vado dietro a un miraggio di un domani che inganna da lontano e porta me lontano da domani ….. ma chi c’è oltre me, chi c’è in ascolto ?”
A tutti fu facile riconoscere in quelle parole la poesia del Grande Mago, e quella citazione smosse nei presenti un nuovo interesse ed una rinnovata curiosità, assieme ad una buona dose di fiducia verso quel “giovinetto” dall’aria stralunata ed un po’ persa.
Yuri riprese: “Ecco in breve la mia storia, che lo crediate o no, questo sono io !!!” (quest’ultime tre parole ricordava l’avesse dette un “apprendista” - solo perché più giovane- grande mago, che prometteva bene e già riusciva ad incantare un paio di generazioni)
E poi continuò: “Ma ora resto qua, nell’irrealtà dell’immenso raggio del mio mondo a metà, aspetto una nuova età o solo in un’altra età, il volo di un eterno istante, nel mio cuore d’aliante … Eh si, resto qua, in attesa di capire e magari di ricordare veramente chi io sia; i vostri racconti, le vostre storie o voi stessi (come l’ampolla della Straniera stava proprio per fare) potreste risvegliare in me vecchie memorie e forse, con l’aiuto del Buon Signore e tutti “ancorassieme”, sarà possibile svelare e vanificare l’incantesimo del quale sono prigioniero !”
In molti, udito quel bambino, pensarono – Mah, chissà cosa avrà mai fumato la mamma durante la gravidanza ! … forse un bel po’ di quel rinomato basilico che alla locanda mettevano sulle “pizze” ? –
E chissà, se qualcuno di loro fu veramente colpito da quella storia, dando credito a tutto quello che Yuri aveva raccontato, e soprattutto chissà se qualcuno aveva colto la richiesta d’aiuto che, nemmeno troppo tra le righe, il bambino aveva lanciato …..