Capitolo otto

Dopo essere entrata nel castello di Oltre, dove si sarebbe esibito il Grande Mago,Esmeralda era rimasta impressionata dalla grandezza e bellezza del posto. Moltissima gente era accorsa, gente grande e piccolina, al suo numero magico... Sapeva che avrebbe visto mille e più incantesimi... Piano, non spingetevi, avevano detto all'entrata... ma la fretta di arrivare era così forte che lei stessa a un certo punto aveva sentito qualcosa nel cuore che la spingeva verso quel posto, dove ora sedeva circondata da altre persone... Aveva perso di vista gli abitanti del Miramare con cui era giunta al ballo ma non si sentiva sola; tutto lì era così familiare e probabilmente era l'amore per il Mago a rendere tutti più vicini gli uni agli altri; fianco a fianco avrebbero camminato incontro all'aurora di un giorno più bianco. All'improvviso si accese l'aria di lampi e occhi in attesa, si fece grano al vento tutta una distesa... e nel ricamo nero della sera in una sola voce tutti cantavano insieme al Grande Mago. Si sentiva così felice... Insieme ai suoi strumenti, il Grande Mago sembrava suonare anche le corde del suo cuore e due lacrime le scesero sulle guance... D'un tratto, un fragore dall'alto...
Esmeralda si ritrovò col naso in su a fissare le luci nel cielo scuro. Le sembrava di essere rimasta lì per mesi senza dire una parola, forse era l'effetto del Grande Mago che era capace di incantarla... O forse era quella notte di note così strana e piena di avvenimenti... Nel cielo nero erano comparse alcune parole che non riusciva a decifrare... Cosa stava accandendo? Quale magia era quella? Si guardò intorno impaurita, ma nessuno fece caso a lei, tutti fissavano il prodigio nel cielo... Tutti tranne uno... Esmeralda fu catturata dai suoi occhi. Chi era quello straniero sontuosamente vestito? Perchè il suo viso le sembrava così bello? E perchè il cuore le stava battendo così forte?