Capitolo nove

La luce della luna illuminava gli splendidi abiti lucenti che
danzavano in un tripudio di colori rendendo la grande sala un arcobaleno variopinto di seta e raso che si muoveva rapido in un girotondo di musica e danze.
Le dolci note dei suonatori accompagnavano le vicende di molti cuori, di molte anime destinate a veder la loro vita cambiare in pochi minuti, secondi. Per sempre.
Ammalia tremava, al cospetto di quello che per lei era sempre stato un modello di vita e di magia. Fissava il Grande Mago come una manifestazione del Divino in terra , mentre quello sorrideva sornione ed incoraggiante.
"Ammalia, credo cha sia la sera giusta per rimediare ad uno sbaglio di tanti anni fa, non credi?"
Le chiese con voce calda e rassicurante.
Oh certo! Come aveva potuto dimenticarsene! Dopo aver fatto una grande magia, come aver spezzato l'incanto di Destinia , aveva accumulato abbastanza poteri magici per poter finalmente annullare quel suo "piccolo" errore con il quale aveva condannato il ridente feudo di Oltre e vivere sepolto in una fitta nebbia!
Si schiarì la voce da paperina che la rendeva sempre riconoscibile ovunque , rimboccandosi le maniche, dopotutto era un incanto difficile.
Lanciò un'occhiata emozionata al Grande Mago: avrebbe fatto magia dinanzi a lui, che emozione.
E se qualcosa fosse andato storto? Oh, quale disgrazia sarebbe stata! NO, non doveva pensarci, non POTEVA pensarci. D'altra parte era una sacerdotessa guerriera Santi Numi

Socchiuse gli occhi ed inspirò ancora una volta:

" Fresca Brezza, amica mia,
possa la nebbia scacciar via.
Dopotutto è solo magia,
incanto d'allegria ,
Allontana la triste malia.
Così voglio così sia."

Ci fu un grande coro di alè "ohoh", e Ammalia seppe che aveva funzionato.
le persone si accalcavano alle finestre guardando incredule il cielo limpido e trasparente e festeggiando il ritorno del bel tempo.
Ammalia sorrise, felice, quasi non si accorse del Grande Mago che la fissava ancora, con un sorriso sereno dipinto in volto.
"Hai rimediato i tuoi errori, non sei più una fattucchiera dannosa: ora sei una strega."
Disse semplicemente prima di sparire nel vuoto, come un ologramma alla luce del sole.
Ammalia sorrideva felice.

Poco più in la Tre persone stavano vicine, in silenzio: forse le parole non bastavano: o forse erano troppo.
La principessa Raggio di Sole guardava il fratello, felice di averlo ritrovato e ansiosa di tempestarlo di domande su tutto il tempo che avevano passato separati.
Ah che gioia, poi incrociò lo sguardo di Ariel, anche lei fissava Tex, ma in modo ben diverso e... capì, sorrise lanciandole uno sguardo complice che venne ricambiato: sarebbero diventate ottime amiche ma cognate in verità.
Raggio di Sole si alzò, ricordatasi immediatamente un impegno importante e irrimandabile ( reale? a voi il dubbio ) e si allontanò a grandi passi lasciando i due soli.
Ariel e Tex si sorrisero.

Raggio di Sole camminava per la sala, contenta che il fratello avesse trovato una possibile anima gemella.
ma lei? lei rimaneva comunque sola, sospirò camminando dirigendosi verso uno dei piccoli terrazzini tranquilli illuminati dal chiarore lunare, fermandosi a osservare i grandi giardini del palazzo, colti di meravigliose rose e fiori notturni che sbocciavano sotto le luminose stelle