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Capitolo tre

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2005 22:06
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Età: 62
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29/04/2005 23:02

Ma Morgana,attraverso la sua fera di cristallo,[SM=g27828] comodamente seduta nel luogo dove tutti gli elementi si incontravano (ci faceva un “baffo” alla tv) [SM=g27811]
aveva visto che Ariel aveva perso i sensi cadendo e che Yuri la soccorse;[SM=g27836]
con un volo di un eterno istante la trasportò al Miramare. Tenero cuore d’Aliante la curò quando finalmente si svegliò……e fu un ombra quando andò Via. [SM=g27831]
Sentì (era una sfera con autoparlante………scusate se è poco)quando il Cavaliere fu molto riluttante nell’ accettare l’incarico [SM=g27812] che gli proponeva la Straniera…..”il Feudo di Oltre”disse…”…Siamo stati” in guerra tanti anni… ..
Io ero solo un ragazzino e Raggio di sole era appena nata quando i nostri Genitori furono rapiti.
……..Ma chissà……..con questa scusa indagherò……[SM=g27833] …Ma prima passerò da Agordo…..E con Ariel si allontanarono alzando una nuvola di sabbia………[SM=g27822]

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Post: 759
Città: GENOVA
Età: 62
Sesso: Femminile
01/05/2005 02:38

“Pofferbacco Bolero” esclamò meravigliata Ammalia…[SM=g27825] .”.ma da dove è spuntato questo bambino? E ora cosa ne facciamo?[SM=g27833] Ci mancava solo un pupetto questa notte………..guardate…….sta ancora dormendo…[SM=g27838]
poverino doveva essere stremato…….adagiamolo qua “ disse Bolero” e intanto scaldiamoci un po’ attorno al fuoco…….”[SM=g27823] Marilù era ancora tutta inzuppata mentre la Straniera assorta nei suoi pensieri cercava disperatamente di dare un nome alla sua persona….cosa avrebbe detto quando da un momento all’altro le avrebbero chiesto come si chiamava e da dove veniva? [SM=g27833] L’ avrebbero creduta? Ammalia continuava a fissarla scotendo la testa ripetendo “non ci posso credere”……..Marilù [SM=g27821]
ma tu lo sai chi sono io??????? Marilù guardava Ammalia con aria interrogativa…….e poi si decise a dire:” no Signora” mi spiace………
proprio non saprei……..E beh, sono passati un po’ di anni da quando fuggii dal castello di tuo padre……..tu eri bambina Marilù ti ricordi[SM=g27836]
della Tata Lia……?mi chiamavi così non ti ricordi??? [SM=g27836] Marilù continuava
a fissare sbigottita e senza parole Ammalia e anche Bolero e la Straniera se ne stavano zitte allora Ammalia continuò:”E si dovete
sapere che io sposai il padre di Marilù quando lei era bambina.Era
gelosissimo e così mi teneva prigioniera nel suo castello.Io passavo il tempo studiando Alchimia e arti magiche…….[SM=g27828] .(cercavo disperatamente
un modo x fuggire via e la piccola Marilù stava sempre con me) I sudditi mi chiamavano” Signora “…….Lia…….poi un giorno lo tradii………
lui mi ripudiò cacciandomi dal castello……….me ne pentii……..mi ero affezionata a Marilù……..ma dovevo andare…..Divenni una Sacerdotessa da allora vagai senza meta duellando per difendermi…..
Finalmente un giorno scorsi un’isolina…………………[SM=g27822] …………..
[SM=g27825]
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Città: PISA
Sesso: Maschile
01/05/2005 22:58

La luce intensa sprigionata dall’ampolla custodita dalla Straniera, dapprima riflettendosi nell’acqua della fontana, e dopo attraverso le grate del vecchio ponte levatoio che nascondeva il passaggio segreto, riuscì a colpire gli occhi socchiusi di Yuri che ne rimase trafitto ed accecato come dalla scia di fuoco dei reattori degli “aerei supersonici che fanno alzar la testa …” (mah, reattori ? … aerei supersonici ?).
Del tutto stordito dalla luce, senza sapere cosa stesse per fare ed ignaro del pericolo che potesse correre, barcollando un po’ e con le mani tese davanti al corpo, uscì dal castello attraverso quel passaggio solo a lui noto, ma fatti pochi passi, cadde a terra svenuto, non troppo lontano dall’annaffiatoio di Bolero.
Quella lama di luce talmente concentrata da sembrare incandescente, provocò nel bambino Yuri, nel contempo di un eterno istante, un riaffacciarsi nella mente di una miriade di ricordi sfuocati e confusi accompagnati da immagini sovrapposte e lontane dall’esser perfettamente nitide, come avesse potuto far scorrere velocemente sotto i polpastrelli di due dita le pagine del diario della propria esistenza, dove per maledetta stregoneria era rimasto imprigionato il cuore adulto, vivente e pulsante, di colui che già da tempo aveva smesso di essere un bambino: capì così che stava vivendo in una dimensione irreale ed a volte contrapposta, e si sentì immediatamente legato a quella ampolla ed a quel sole da essa contenuto, tanto quanto si sentiva già attratto, senza saperne la ragione, dalla luna (e dal sogno di volare solitario là dove soltanto il falco va, ed anche oltre) … e quella stessa notte, l’uno di fronte all’altra, entrambi, come per magia, nella loro massima lucentezza, Fratello Sole e Sorella Luna, per poco non furono capaci di svelare il mistero e liberare Yuri dal malvagio incantesimo che lo aveva rilegato nelle vesti di un bambino, nello stesso momento in cui la luce del feudo di Oltre veniva imprigionata nell’ampolla magica, lasciando il regno della regina Ombretta avvolto perennemente da fitte nebbie.
Fu così che Yuri si ritrovò lì, senza aver fatto niente, e forse proprio niente c’era da fare, stretto tutto in un abbraccio, deciso e forte come un nodo marinaio, di quella Signora, in quelle ultime ore della notte ancora scure; si svegliò adagiato sui vecchi tendaggi della grande vetrata, udì delle voci, sentì il calore e lo schiocchettio dei rametti gettati da Bolero sul fuoco acceso, ma non si scompose … rimase in ascolto …
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Città: SOMMA LOMBARDO
Età: 30
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02/05/2005 20:06

“Signora Lia….” Marilù non ci poteva credere… “sono passati mille giorni, anzi anni da quella notte di Natale quando vetri appannati erano gli occhi miei, quante volte in quella notte di note natalizie ho chiesto a mio padre dove tu fossi senza mai avere una risposta…ricordo i primi anni del vostro matrimonio, quando stavi a rammendar lenzuola…poi un giorno entrai nella tua stanza e non c’eri più...ti ho cercato per tutto il castello in costruzione…poi ti ritrovai nella torre più alta…sono ancora nel mio cuore le notti passate a contar le stelle ad una ad una insieme, a parlar di storie strane di streghe e di amori andati, le scale illuminate dalla luna (Sali qui…ti prendo in braccio io…), giocare a rimpiattino…parlare piano per paura dell’eco… capire quanto è lungo anche un istante...quanto tempo è passato…mia cara Signora Lia..”...con le lacrime agli occhi e col il cappello storto in testa, con il viso imbronciato della bimba di quel passato, Marilù si alzò e con le braccia aperte corse ad abbracciare la sacerdotessa Ammalia…e intanto il sole spuntò sul castello in costruzione di Miramare…
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Età: 45
Sesso: Femminile
05/05/2005 09:27

Esmeralda
La Straniera avvicinò le mani al fuoco, infreddolita; le ore scure della notte erano fredde e il gelo galoppava sui campi. Era ancora un po’ stordita per quello che era successo, per come in poche ore erano cambiate le cose; inoltre si sentiva incuriosita dalle persone che in quel momento erano con lei, raccolte intorno al fuoco. Quella che sembrava la padrona di casa si era dimostrata molto gentile ad invitarla ad entrare, anche se la Straniera si sentiva un po’ intimidita. "Lei sembra un gigante ed io un nano", pensava. In quel momento, in realtà, la Sacerdotessa (le sembrava che l'avessero chiamata così) le dava l'impressione di essere un po’ agitata, continuava a parlare con una certa Marilù… Poi capì che, tra una parola e l'altra, la Sacerdotessa la osservava e decise che, fosse anche solo per rispetto verso chi l'aveva ospitata, doveva ringraziarla e dirle qualcosa.
"Gentile Signora", disse quindi, "chiedo perdono se non so chi sono io… Ma vorrei ugualmente ringraziarti per avermi ospitato nel tuo castello. Arrivare su quest'isolina mi ha fatto un gran bene, perché ho cominciato a ricordare cose che la mia mente aveva dimenticato dopo un triste avvenimento… Che ha procurato molte lacrime di Marzo. Adesso che la mia missione di portare al cavaliere l'ampolla magica è finita, posso restare con te? Il mio nome… Aspetta, ecco che qualcosa mi torna in testa… Il mio nome è Esmeralda".
[SM=g27834]
Barbara
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05/05/2005 11:20

Mentre la Regina Ombretta aspettava Arwen per la colazione,lei tornando al castello con aria triste,pensava al giorno in cui avrebbe rivisto il suo scudiero..
"Ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro?" [SM=g27822]
Questa era la domanda che ad Arwen risuonava nella mente,mentre fissava gli occhi al cielo..quel cielo colmo di nuvole,come annuvolati erano gli occhi suoi verdi [SM=g27813]
Il mondo con la sua grande giostra le girava in tondo;lo scudiero cavalcava il suo destino e mai come quel giorno,si lasciarono con la sensazione che potevano quasi perdersi.
Come Arwen si trovò davanti all'oscurità del suo castello,pensò che l'unico modo per rallegrare quell'atmosfera,era chiedere alla Regina di organizzare un ballo in maschera..affinchè succedesse di nuovo l'incontro..per sentirsi per la prima volta,una vera Principessa..
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05/05/2005 22:34

Scritto da OMBRESOLE
"E Festa sia!Che bella idea!" La Regina davanti alla richiesta della figlia,si sentì quasi sollevata e piena di nuove energie.
"Hai ragione cara Arwen..non se ne può più..questa vita non è vita..non capisco cos'è che mi fa andare avanti e dire che non è finita.." disse sorseggiando insieme alla figliola una tazza di the verde.
Si alzò nervosamente dalla sedia,prese la Principessa per mano e si piazzarono entrambe davanti alla grande specchiera del salone.
"Eh no,guarda come stiamo messe,guarda che capelli mosci,che occhi spenti,che pelle grigia:questa nebbia ci sta sicuramente facendo aumentare i radicali liberi. Ci vuole proprio una grande festa che coinvolga tutto il feudo:un grande ballo in maschera".
Detto,fatto.Il suo fedele paggio Cucaio venne mandato ad affiggere in tutte le vetrine del paese la locandina:
"FEUDO DI OLTRE
1°Raduno al Castello della Regina
Grande festa in maschera,ricchi premi e cotillons
Siete tutti invitati a partecipare!
Ti aspettiamo il 28 del mese delle rose"

Anche il Vecchio Samuel,fedele scudiero,fu mandato nei feudi vicini ad affiggere le locandine..
"Chissà..magari questa festa sarà un'occasione in più..un nuovo giorno..un giorno nuovo..:SPERIAMO!" Sospirò la Regina..
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08/05/2005 15:40

Peccato ! Se non fosse stato per la grande quercia che da sola faceva ombra alla fontana ed al lavatoio di corte, il perfido incantesimo si sarebbe sciolto come neve al sole, e Yuri sarebbe potuto rientrare nelle proprie sembianze naturali. Ma ora, come far credere a tutta quella gente raccolta intorno al fuoco che dentro quei calzoncini che finivano ai polpacci appena sopra i calzettoni a righe larghe, avvolto in quella camicia stinta e stretta in vita e sotto quel copricapo bombato privo di tesa che raccoglieva una pioggia di boccoli biondi, era imprigionato colui che ormai Yuri considerava “l’uomo della sua storia accanto” ?
Le immagini ed i ricordi si facevano meno distorti e Yuri era sicuro di ricordare bene chi in realtà veramente fosse: abile cavaliere, grande condottiero e paladino della libertà e della giustizia, suddito dell’amore e sostenitore dell’amicizia, infaticabile combattente ed impavido duellante, virtuoso della spada (dato che ci sono, esagero!) come “raccontava” la cicatrice che portava su quella piccola mano di bambino (e che senza ombra di dubbio di bambino non era), “ricordo” indelebile di qualche campo di battaglia – ma come dirlo a tutti i convenuti al Castello di Miramare ?
Intanto rumori lontani distrassero i presenti: dalla vetrata simile ad una grande scacchiera formata da assi di rovere lavorato ed incrociati con grande cura e maestria artigiana, come trasportati dalla brezza della mattina, entrarono insieme ai primi raggi di sole, i canti e gli schiamazzi (ancora inebriati dagli ultimi fumi del buon vino offerto dall’oste) che avevano animato fino a quella tarda ora la “pizzata” (?) organizzata alla locanda “Ai Bozzi”, là vicino al crocevia della strada del fondovalle nel punto in cui si congiungeva con il ripido sentiero che portava al Castello.
Eh, già ! Era il 7 maggio e per la prima volta, su iniziativa di un “signorotto” un po’ “pottino” frequentatore della corte degli Sforza, si ritrovarono alla locanda un numero imprecisato di inguaribili “rimbaglioniti” da tempo persi e rapiti dalla vena artistica e dalla musica del Grande Mago, magnetico incantatore di più generazioni, nonni, mamme e bambini, che nonostante una latitanza protratta da più mesi anche a causa di alcuni “appuntamenti” andati in fumo per calamità naturali ed eventi comandati dalla volontà Divina, faceva ancora parlare di sé, tanto che, proprio in mancanza di lui, il coro di “rimbaglioniti” rincorreva e rievocava “l’assenza” di quel grand’uomo, che a detta loro (ma sicuramente erano di parte) pur non volando come un’aquila, era capace di “camminare sulla luna … rovesciare un trono … regalare la fortuna … far ammutolire il tuono … far impallidire il fato …”
Cogliendo il momento di generale distrazione, Yuri alzò il capo e girando gli occhi senza muovere il naso, scrutò l’intero salone riscaldato dal fuoco, proprio quando una di quelle signore ……
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11/05/2005 14:03

GRANDE MAGO
Esmeralda fu talmente felice di aver finalmente ricordato il proprio nome che non capì subito quello che stava accadendo. A un tratto si sentivano schiamazzi e risate provenienti da fuori, ma qualcosa le sembrava così familiare… I canti, le frasi… Qualcosa di già sentito mille volte, per mille giorni e per mille giorni amato. Le tornò alla mente un volto, una voce… Il Grande Mago, da lei tanto ammirato, che, gira che ti rigira, era sempre là, nel suo cuore, le fu davanti agli occhi della mente. Era balzata in piedi, si rese conto solo in quel momento, persa e dispersa nelle sue rimembranze, così cercò di spiegare ai presenti quello che aveva provato e così parlò: "Non vi ho detto che nei giorni bagnati di pioggia, quando il cielo si strofina sui tetti, ho tanto pensato al Grande Mago. Senza lui… Morirei. C'è sempre lui, che sta nei sogni miei, corre su e giù e non si ferma mai… E' così ormai da molto tempo. Quando ero in mare, navigando, andando non perché ci sia qualche cosa poi, ma perché avevo da compiere la mia missione, la sua fama e il suo canto mi hanno accompagnato, anche quando ero triste per Mena la Ridente e scrivevo il suo nome anche sull'acqua… e non so come. Ora che ho voi, voglio condividere questa mia passione, così mi ricorderete, quando non ci sarò più io… Senza rancore, per tornare nella mia piana dei cavalli bradi, un mondo a forma di me".[SM=g27834]
Barbara
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15/05/2005 21:10

Yuri, nel mettersi seduto sullo scrigno coperto dalle stoffe delle vecchie tende intrise di quel tempo che fu, di un colore rosso sbiadito, merlate in basso e sovrapposte in alto da una mantovana in broccato pesante color oro, distolse l’attenzione dei presenti dalle urla che venivano da fuori. In un attimo tutti gli occhi furono rivolti verso di lui: “Forse non mi conoscete, le mie origini sono altrove, ma sono io, o meglio non sono io, nel senso che quello che vedete non sono io, ma in realtà sono io !!! Insomma, forse è meglio dire che ne vedete uno, ma invece siamo due !!! E tutto per un ingrato sortilegio che mi ha portato ad essere bambino, annullando in me la memoria della trascorsa vita adulta, ma accendendo nello stesso tempo la convinzione di aver già vissuto il futuro senza conservarne però un preciso ricordo; sarà per questo che senza una ragione apparente, mi sento attratto dalla luna, mi sento preso dal volo e spesso metto insieme frasi senza senso o esco fuori con parole incomprensibili per questo tempo ?”
In realtà Yuri avrebbe voluto esordire con qualcosa di più credibile, invece le sue parole apparvero così prive di senso che, senza volerlo, tutti gli altri incrociarono i propri sguardi con aria interdetta ed interrogativa.
Yuri provò a spiegare meglio, questa volta prendendo in “prestito” (se necessario pagherò i diritti !!!) qualche frase già “risaputa” e di sicuro effetto, almeno su qualcuno dei convenuti al castello: “Io non sono di qui, io son di passaggio, io sono in mezzo al mio viaggio ….. e vado dietro a un miraggio di un domani che inganna da lontano e porta me lontano da domani ….. ma chi c’è oltre me, chi c’è in ascolto ?”
A tutti fu facile riconoscere in quelle parole la poesia del Grande Mago, e quella citazione smosse nei presenti un nuovo interesse ed una rinnovata curiosità, assieme ad una buona dose di fiducia verso quel “giovinetto” dall’aria stralunata ed un po’ persa.
Yuri riprese: “Ecco in breve la mia storia, che lo crediate o no, questo sono io !!!” (quest’ultime tre parole ricordava l’avesse dette un “apprendista” - solo perché più giovane- grande mago, che prometteva bene e già riusciva ad incantare un paio di generazioni)
E poi continuò: “Ma ora resto qua, nell’irrealtà dell’immenso raggio del mio mondo a metà, aspetto una nuova età o solo in un’altra età, il volo di un eterno istante, nel mio cuore d’aliante … Eh si, resto qua, in attesa di capire e magari di ricordare veramente chi io sia; i vostri racconti, le vostre storie o voi stessi (come l’ampolla della Straniera stava proprio per fare) potreste risvegliare in me vecchie memorie e forse, con l’aiuto del Buon Signore e tutti “ancorassieme”, sarà possibile svelare e vanificare l’incantesimo del quale sono prigioniero !”
In molti, udito quel bambino, pensarono – Mah, chissà cosa avrà mai fumato la mamma durante la gravidanza ! … forse un bel po’ di quel rinomato basilico che alla locanda mettevano sulle “pizze” ? –
E chissà, se qualcuno di loro fu veramente colpito da quella storia, dando credito a tutto quello che Yuri aveva raccontato, e soprattutto chissà se qualcuno aveva colto la richiesta d’aiuto che, nemmeno troppo tra le righe, il bambino aveva lanciato …..
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20/05/2005 07:09

CASTELLO IN COSTRUZIONE


D’altra parte si sa i bambini sono campioni a diventare dei cantastorie dei giorni nostri……………[SM=g27816] ”Ho coperto il mio segreto con un telo dentro un Hangar non ce la facevo più………”
Ma Ammalia che in verità nascondeva un gran cuore di mamma[SM=g27836]
si avvicinò al piccolo Yuri e con infinita dolcezza gli disse:………
“Stai su…..anche se sei distante da casa tua, ma se credi ancora un po’ a un giro di fortuna gioca tutto sul domani….e cosa ci vuoi fare se tutto questo non è ancora un paradiso [SM=g27822] che ne dici Yuri di aiutarmia sistemare questo castello? Mi aiuterete Bolero, Marilù ’Esmeralda?[SM=g27828]
Potremmo iniziare da un letto un armadio e cinque Sedie”…….disse la Sacerdotessa …..tanto per cominciare [SM=g27819] e….”si si la radio” disse Yuri e cos’è dissero le altre….uno specchio un comò disse Marilù e le tende (la vanitosetta Bolero)
bhe allora un divano un tappeto un camino esordì Esmeralda (acci….questa si tratta bene pensò Ammalia….) [SM=g27832] Ehi ragazzi andiamoci piano…..dove le trovo tutte queste “palanche???’’” E questa moneta da dove salta fuori??? [SM=g27833] Sono stata in troppi luoghi…….pensò Ammalia.”
E anche la carta a colori sul muro……..sorrise Bolero…….Ehi ma qui ci vuole un ARCHITETTO OLTRE AL GRANDE MAGO……
Io resto qua………pensò Yuri…si si ci rimango è troppo divertente…….
Intanto là fuori si sentivano dei rumori……………[SM=g27833] …………
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22/05/2005 11:27

“Non me ne andrò un mattino quieto senza che nessuno piangerà …” con queste parole e con l’orgoglio di chi si sente chiamato a partecipare a qualcosa di importante ed anche con un pizzico di sana presunzione, Yuri fece capire alla Signora che pareva fosse la padrona di casa – o meglio la padrona di quelle “rovine” che ricordavano a stento il remoto splendore che aveva avvolto nel passato il Castello di Diramare – che si sarebbe trattenuto a corte per dare il proprio “essenziale e fondamentale” contributo volto alla ricostruzione dell’antico maniero: una decisione presa senza alcuna esitazione nonostante Yuri sapesse benissimo che forse sarebbe stato meglio lasciare il castello ed inseguire quella luce che in modo magico gli aveva reso meno nebuloso il proprio passato.
Anche quando riusciva a chiudere gli occhi e fare buio dentro se, in una cornice ancora sbiadita, prendevano forma nella sua mente immagini di luoghi lontani ed altrettanto familiari che lasciavano supporre, ed in un certo qual modo confermavano a Yuri come fosse stato sempre altrove, non sapeva dove, spesso o di continuo su strade nuove, e poi in volo, come un astronauta tutto solo in uno spazio che non era mai abbastanza, una mescolanza di passato e futuro che non facevano altro che alimentare l’infinita confusione presente nei pensieri e nel cuore di quel bambino che pareva vivere senza ed oltre il tempo.
Era tanta la voglia di lasciare quel luogo per inseguire il miraggio di ritornare sulla strada di casa sua e ritrovare “colui che era stato”, ma l’idea di ricostruire il castello, e soprattutto le ultime parole di Ammalia – “… qui ci vuole un architetto oltre al grande mago …” – non fecero esitare Yuri a dire un SI che rimbalzò dentro le quattro mura del salone come una freccia impazzita: “SI, sono onorato di potermi mettere al Vostro servizio ed al servizio di questa corte … l’impresa è ardua ed impegnativa ! … ma vi ricordate l’altra sera alla tv, mi pare su rai2 in prima serata ? … Eh, si … anche noi abbiamo necessità del nostro Numero Bis, l’architetto alla corte della regina Cleopatra incaricato di costruire un intero palazzo in soli tre mesi; e c’è riuscito dimostrando grandi qualità, anche se aiutato da Asterix ed Obelix ! … e chi sarà il nostro Numero Bis ? ... e quando iniziamo i lavori ?”
Non aveva ancora finito che già tutta la combriccola di persone che aveva davanti scuoteva il capo – “povero figliolo” – pensarono tutti nello stesso momento – “l’altra sera alla tv ? … mah, ma cosa avrà voluto dire ! … rai2, mah ! … chissà che malattia avrà, povero figliolo … e speriamo che non sia contagiosa …” -
Ammalia, restando in attesa di un accenno anche da parte degli altri presenti, guardò il piccolo Yuri ed annuì con il capo; poi aggiunse: “Lo troveremo un architetto che farà al caso nostro, chissà che non sia più vicino di quanto non si possa immaginare” …
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Età: 45
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22/05/2005 20:29

...
"Architetto?", pensò Esmeralda, "questa parola non mi suona nuova, anche se non ricordo bene dove l'ho sentita..." In ogni caso l'idea di rimettere a nuovo il castello non era affatto male; aveva deciso di restare per un pò di tempo, quindi le sarebbe piaciuto partecipare alla ricostruzione. Ricordava ancora quando a casa sua, nella Piana, trascorreva i pomeriggi nel suo salotto veneziano a prendere salatini con il tè... Quelli sì che erano bei tempi, che adesso l'avevano lasciata sola, adesso erano fuggiti via... [SM=g27813] Bisognava ricominciare daccapo. Ammalia prima l'aveva guardata con sospetto, poi aveva sorriso dandole il benvenuto [SM=g27835] ; "ed io", pensò ancora Esmeralda, "io non ho mai capito niente... visto che oramai non me lo levo dalla mente che questo potrebbe essere il posto giusto per me".
"In questa isolina ci sono molte cose che mi piacciono", disse ai presenti, "schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare qui intorno, neve di montagne e pioggia di colline... Viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore... Avremo il nostro tempo per andar lontano, cammineremo forse dimenticando e ci fermeremo sognando... Ma adesso siamo chiamati a ricostruire questo castello, Ammalia, è una bellissima idea! [SM=g27828] Vedi com'è dolce la sera, stasera? Perchè invece di vociare non ci mettiamo a tavolino e che ognuno proponga qualcosa? Ad esempio, a parte un tappeto un camino e un divano, credo che potremmo adornare quei muri spogli con spade antiche e quadri falsi, sapete, gli autentici costerebbero troppo... e sinceramente non so se potremmo permettercelo... Voi che ne dite?"[SM=g27833]
Barbara
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23/05/2005 22:06

c'era un cavaliere rosso
IL CAVALIERE ROSSO

Il cavaliere salì sul dosso di bufere, attraversò il fossato dietro un cielo mosso ed una nebbia fitta fitta [SM=g27837] d’immensità………….ma dov’era,[SM=g27833]
dove si trovava……. La sua mente ritornava alla sua dolce sposa Ombretta regina del feudo di Oltre.In verità lui ne era il re ma,
il suo spirito era ribelle a questo compito…….sotto le regali vesti
batteva forte un cuore da guerriero………..[SM=g27836] ”O bella mia io vado via e non ti porto con me……[SM=g27819] ……e sarà una strada senza fine sotto ad una spada o su una fune a cercare il mio Far West a trovare il Santo Graal una corsa brada OLTRE il confine”…………..Con queste parole
baciandola l’aveva lasciata lì ……..”ma tornerò te lo prometto………..[SM=g27838]
tornerò”…………” …Male oscuro, male dentro ,che male fa un male dell’anima………”….la disperazione da giorni si era impadronita del suo cuore, ………con le mani stanche cariche di vene cavalcava il suo fido destriero……stanco come lui.”Ma da dove viene tutta questa nebbia?” La maschera di ferro gli copriva tutto il viso……..da quasi un anno una crudele fattucchiera[SM=g27828] l’aveva costretto a questo infernale destino e perché poi? Solo perché incontrandola in un bosco non aveva voluto comprarle 200 lire di castagne……….Lire? ma non le avevo neanche……….brutta strega ignorante…..ma non lo sai che sono fuori corso? Ora vanno di moda gli EURI……………..” Immerso nei suoi pensieri il cavaliere re di “OLTRE” venne disarcionato dal suo fido cavallo……cadde sul suolo sbattendo le sue stanche membra.Ma cos’era quel papiro la in terra? Cercò di sforzare i suoi occhi, gli bruciavano da morire ah se l’avesse visto Ombretta…..[SM=g27834]
Non assomigliava certo al regale consorte in partenza dal castello
spinto dall’avventura mentre Lei lo salutava dalla torre + alta. Una sola cosa lo faceva sorridere…….sotto la maschera di ferro crescevano liberi i suoi baffetti ma anche la barba………Pensò a quando lei sorrideva quando si scambiavano i bacetti……..dicendo……”Tesoro mi fai il solletico “ e Arwen piccolina stava sempre loro intorno chiedendo “ ma perché ridete e perchè e dai me lo dite o no?”[SM=g27833]
Doveva essere un bando affisso da qualche parte e poi strappato
dal vento…”…FEUDO DI OLTRE 1° raduno al Castello della Regina
Grande Festa in maschera……”….SONO A CASA……………mio Dio grazie e baciò il
suolo impolverato………intanto pensava…..”ma non mi riconoscerà con questa maschera ma come farò……..idea…….mi travestirò da cavaliere misterioso……..
le farò una corte serrata……..voglio vedere se la mia regina mi resterà fedele…”..Wow ma che idea…ma quale idea?? (scusate se ho preso spunto un momentino dalla concorrenza…….ma ci stava [SM=g27811] bene……..)


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